''Anche questa estate sta dimostrando che il servizio ferroviario per i pendolari e' una vera emergenza nazionale e va affrontata come tale da Fs, ed e' questo il nuovo core business individuato dal Governo al momento delle nomine dei vertici dell'azienda di Stato. L'Italia negli ultimi anni ha investito molto e giustamente nell'Alta Velocita' e bisogna continuare a modernizzare treni e linee veloci soprattutto verso Sud, ma non e' piu' pensabile farlo declassando e lasciando in serie C e in condizioni spesso penose e di inefficienza linee ferroviarie e servizi strategici di trasporto preferiti da turisti e cittadini e utilizzati dai pendolari''. Cosi', in una nota, il sottosegretario ai Trasporti Erasmo D'Angelis in merito alle molte segnalazioni da tutte le Regioni italiane di soppressioni e disservizi ferroviari sulle tratte regionali. ''Gli investimenti - continua D'Angelis - sono in capo alla politica ed e' strategico adeguare l'offerta di trasporto ferroviario uscendo dall'idea che non ci sia mercato per le linee non ad Alta Velocita'. L'atteggiamento deve essere completamente diverso e Trenitalia non puo' continuare a tagliare e diminuire servizi e fermate. Sono arrivate da tutta Italia segnalazioni e lamentele per disservizi o carenze, per continue soppressioni alle quali si stanno aggiungendo in alcune zone, come la citta' di Livorno, anche l'eliminazione degli sportelli di biglietteria all'interno delle stazioni. Se negli ultimi 20 anni si e' pensato poco o nulla ai pendolari, serve un'inversione di rotta visibile e concreta''. Intanto, in merito alla lettera inviata ieri dell'assessore toscano alla mobilita' Vincenzo Ceccarelli al direttore regionale di Trenitalia per ''l'inaccettabile numero cosi' alto di soppressioni programmate di treni alle quali poi si aggiunge l'ordinaria emergenza', il Coordinamento dei comitati pendolari della Toscana ringrazia lo stesso assessore e ribadisce ''che nel prossimo contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, e' indispensabile rivedere le sanzioni per i mancati servizi. E' infatti palese che per Trenitalia sia piu' conveniente pagare le multe per le cancellazioni dei convogli e per i disservizi piuttosto che offrire ai viaggiatori servizi funzionanti e treni puntuali''.
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