«Gli aspetti educativi sono indispensabili in vicende come queste che hanno un radicamento culturale profondo. Cominciare dai ragazzi è dunque fondamentale e per questo abbiamo deciso di dedicare un 25 novembre tutto per loro». Lo ha detto l’assessora all’educazione e alle pari opportunità Cristina Giachi intervenendo, questa mattina nel Salone dei Cinquecento, al convegno ‘Tra i mille volti della violenza’.
«Secondo uno stile consueto nel nostro Paese siamo partiti dagli aspetti securitari, di repressione e punizione delle condotte e anche di messa in sicurezza delle donne che ancora oggi riposa troppo sul volontariato – ha sottolineato l’assessora Giachi – ma è chiaro che gli aspetti educativi non sono secondari: oggi siamo in grado di parlare tranquillamente di femminicidio ma tre-quattro anni fa non era scontato. È dunque fondamentale riuscire a radicare una coscienza, una consapevolezza della gravità di questi fatti, della loro incidenza e costo. Si deve partire dai cittadini più giovani per cambiare qualcosa veramente».
«A tale scopo, a fianco del lavoro sugli stereotipi proposto ai più piccoli attraverso le ‘Chiavi della Città’ – ha concluso Cristina Giachi - il Comune ha voluto quest’anno dedicare proprio ai cittadini più giovani un'attenzione e una sollecitazione. Per questo il convegno di questa mattina è aperto alla partecipazione delle scuole, e si proietteranno i video prodotti dai ragazzi del concorso tenutosi quest'anno e promosso da Soroptimist. E siamo soddisfatti di fronte a un Salone pieno di ragazze e ragazzi».
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