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Intervento di Enel Energia

Nuova luce per la Sagrestia Vecchia della Basilica di San Lorenzo

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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Luce nuova per la Sagrestia Vecchia della Basilica di San Lorenzo di Firenze grazie all’intervento di Enel Energia in collaborazione con l’Opera Medicea Laurenziana.

Il nuovo impianto di illuminazione, che è stato inaugurato ieri sera alla presenza tra gli altri del presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Enrico Bocci, del priore mitrato della Basilica di San Lorenzo Mons. Marco Viola, della vicesindaco di Firenze Cristina Giachi, del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, del responsabile area Mercato Enel Toscana Nicola Polverari, del referente affari istituzionali Enel Toscana e Umbria Emiliano Maratea, del responsabile progettazione soluzioni grandi clienti Enel Francesco Di Salvo e del progettista dell’impianto Marco Schillaci, è stato pensato e realizzato secondo due criteri principali: risparmio energetico e valorizzazione artistica dell’opera.

 

Il precedente impianto d’illuminazione, infatti, risultava poco efficiente sia dal punto di vista del rendimento illuminotecnico, e quindi della resa cromatica delle lampade, sia sotto l’aspetto dei consumi, elevati rispetto alle reali capacità di illuminazione dell’impianto stesso. I proiettori erano equipaggiati con lampade al sodio a luce bianca e lampade alogene con potenze variabili dai 100 ai 150W e con un carico complessivo di 3,5 kW. Le lampade avevano una vita media piuttosto bassa e richiedevano un impegno significativo per la manutenzione. L’impianto, inoltre, non disponeva di proiettori equipaggiati con ottiche dedicate agli elementi architettonici e artistici da illuminare e non aveva la possibilità di essere regolato e controllato da remoto.

 

Ecco perché Enel Energia, a seguito di un approfondito studio della struttura architettonica e artistica della Sagrestia, ha ideato un preciso concept illuminotecnico sulla base del quale ha realizzato un nuovo impianto in grado di esaltare le peculiarità e le bellezze della Sagrestia e allo stesso tempo di ottenere un importante risparmio energetico.

 

Si è per questo proceduto al design illuminotecnico con una serie di calcoli specifici per individuare i livelli di illuminazione più idonei e le migliori sorgenti luminose da utilizzare, nonché le soluzioni più efficienti di installazione. Il progetto d’illuminazione ha rispettato rigorosamente le linee progettuali ideate e costruite dal Brunelleschi senza sconvolgerne la lettura agli occhi del visitatore. Il “concept”, infatti, ha semplicemente svelato all’occhio dell’osservatore ciò che l’illuminazione precedente celava, senza alterarne i contenuti e i messaggi. L’effetto creato svela, con luce calda e diffusa, in primo luogo l’ambiente nel suo complesso e quindi la bellissima Cupola a “ombrello”, a seguire emergono le pareti perimetrali alte e il piccolo ambiente della Scarsella con l’altare e il bel cupolino policromo con i piccoli pennacchi. Un’ulteriore “sovrapposizione” di luce, generata da proiettori orientati ad hoc e con ottiche concentrate, permette di far risaltare determinati elementi compositivi della struttura: i pennacchi e le lunette perimetrali decorate con le terrecotte di Donatello, il Crocefisso della Scarsella, le colonne e la trabeazione ai lati della parete di fondo e per finire i due portali istoriati, anch’essi opera di Donatello e fulcro artistico di tutta la Sagrestia. Tutto ciò contribuisce a restituire la tridimensionalità dell’ambiente ricreando un effetto di luce naturale e sobria.

 

Il nuovo impianto d’illuminazione è stato realizzato con proiettori a LED regolabili in intensità, di elevata affidabilità, con temperatura di colore di 3000 Kelvin e indici di resa cromatica superiore a 90Ra. La potenza media installata del nuovo impianto è di circa 15 Watt ad apparecchio, contro i 100W medi del precedente impianto, per una potenza complessiva installata di circa 750 W con un totale di 36 proiettori e costi di manutenzione molto contenuti poiché le sorgenti utilizzate hanno una vita utile di oltre 75.000 ore.

 

Particolare attenzione è stata dedicata in fase di progettazione e di esecuzione alla mimetizzazione dei proiettori, sia lineari sia circolari, in modo da evitare abbagliamenti indesiderati e di garantire il minore impatto visivo possibile anche ad impianto spento. L’intera illuminazione viene controllata tramite un controller remoto che permette la gestione di numerose scene di accensione, sia singole sia complesse, con accensioni a gruppi di proiettori e anche a ciclo continuo per permettere la fruizione di visite guidate dedicate. Tutte le scene posso essere gestite sia da un “touch panel” da parete, posto nel locale quadri, sia da una “app” ideata appositamente.

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