Gli era crollato il mondo addosso, ma il "freddo" Montolivo ci ha messo poco a ritrovarsi. Forse lo ha aiutato quel 10% di tedesco che sente di avere. "Lo sono nel carattere e nella freddezza". Del resto la mamma, la signora Antje, e' nata e vissuta in Germania e anche lui fino ai 15 anni ha trascorso l'estate dai suoi nonni. Ecco perche' per lui la semifinale di giovedi' avra' "un sapore speciale - dice il centrocampista della Nazionale a Casa Azzurri - Una piccola parte di Germania e' dentro di me, ho una mamma tedesca, ho passato le vacanze fino ai 15 anni dai miei nonni, a Kiel, nella regione di Schleswig-Holstein". "Ho tanti amici con cui sono ancora in contatto e ho ricordi bellissimi. Pero' sono nato e cresciuto in Italia, amo questo Paese e la maglia azzurra, diciamo che al 90% sono italiano e al 10% tedesco. Sono tedesco per la freddezza, rigore a parte, e per il carattere". Giovedi' giochera' con le sue solite scarpe. "Lo faccio da quando ho iniziato a giocare a calcio, da una parte c'e' la bandiera italiana, dall'altra quella della Germania, in onore di mio padre e mia madre". Il papa' il rigore non l'ha visto, ha preferito cosi', la mamma si' e avra' notato che in quel momento, a suo figlio, gli "e' crollato il mondo addosso, visto che - racconta - eravamo in un quarto di finale. Ero dispiaciuto, ma mentre tornavo a centrocampo ho recuperato fiducia, eravamo tutti abbracciati e puntavamo su Buffon, ero sereno e ottimista, convinto che alla fine saremmo passati". E cosi' e' stato, adesso c'e' la semifinale, il suo derby personale che ovviamente spera di vivere da protagonista, come lo e' stato contro gli inglesi. "Sono soddisfatto, penso di aver fatto una buona gara in un ruolo delicato e difficile da interpretare, perche' devi fare il centrocampista giocando tra le linee", spiega Montolivo che nelle prime tre partite ha fatto panchina. Prandelli gli ha preferito Thiago Motta. "Mi e' dispiaciuto perche' in questi due anni ho giocato tanto in Nazionale, ma non ho mai dato per scontato che avrei giocato titolare. Siamo tanti e tutti bravi, mettevo nel conto anche questa eventualita' pensando che il mio compito era quello di farmi trovare pronto". Anche in un ruolo che non sente del tutto suo perche' lui, cosi' come sottolinea il padre, e' un classico numero 8. "Non sono un trequartista, in carriera ho sempre fatto la mezzala e credo di poter interpretare al meglio quel ruolo. Pero' in Nazionale in quella posizione del campo il ct vuole un centrocampista a tutti gli effetti che agisce in una zona di campo avanzata". Mezzala o davanti alla difesa, ruoli che in azzurro hanno due padroni: Pirlo e De Rossi. "Due campioni assoluti, giocare con loro e' piu' facile". E infatti martedi' il "Monto" ha fatto benissimo. "Credo di aver fatto stagioni importanti anche nella Fiorentina in campionato e in Champions League, ma sono d'accordo sulla partita di domenica che e' stata molta buona. Giocare in Nazionale, in tornei come l'Europeo e il Mondiale, ti puo' dare quel qualcosa in piu', cosi' come il fatto di giocare in una grande squadra. Questo mi dara' la possibilita' di spazzare via gli ultimi dubbi su di me, e' questa la mia missione". La Germania, la sua seconda Nazionale, tra gli azzurri e la finale di Euro2012. A parte le emozioni, sara' davvero dura contro i panzer. "Affrontiamo una squadra forte, collaudata, che ha talento e che e' sicura di se'. Ha sempre vinto finora ed e' arrivata fino in fondo nelle ultime tre competizioni, ma a questo punto conta solo quello che si fara' in campo giovedi' e noi abbiamo intenzione di vendere cara la pelle. Preparemo la partita con la stessa voglia di fare il nostro gioco che abbiamo sempre avuto ed e' qui che siamo migliorati. Sara' dura, la Germania ama giocare a calcio e sara' una partita diversa rispetto a quella con l'Inghilterra, avremo piu' difficolta' in zona difensiva, ma avremo piu' spazi che dovremo cercare di sfruttare". Anche perche' oltre al talento, la Germania ha anche 30 minuti in meno sulle gambe e 48 ore di riposo in piu' nella testa e nei muscoli. "La stanchezza c'e', 120' come quelli contro l'Inghilterra si fanno sentire e per la Germania due giorni di riposo in piu' sono tanti, perche' possono recuperare le energie e pensare a preparare la partita. Pero' in queste sfide ogni giocatore tira fuori tutto quello che ha dentro, per questo sono convinto che in campo cambiera' poco". Forti e riposati, ma Montolivo non perde l'ottimismo, perche' "non esistono squadre invincibili, anche loro hanno qualche difetto, li studieremo sapendo che dobbiamo fare quello che sappiamo". Per lui i migliori sono "Neuer e Oezil", mentre i tedeschi non hanno "alcun complesso di inferiorita', pero' credo che ci rispettino piu' di altre squadre e lo faranno anche giovedi'". E se contro i tedeschi decideranno ancora i rigori..."si' questo film nella mia testa me lo sono fatto e penso che andrei sul dischetto, anche se poi sono le sensazioni personali che contano e le avverti sul momento". Chiusura dedicata a Prandelli, un ct che ha sempre creduto in lui. "Si e' consacrato nella Fiorentina e in Nazionale ha mantenuto le aspettative della Federcalcio, dei media e di tutto il calcio. Credo che sia uno dei migliori allenatori al mondo".
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