Centrodestra all'attacco sulla ''pensione'' di Matteo Renzi: il sindaco di Firenze sarebbe stato assunto come dirigente da una societa' vicina alla sua famiglia pochi giorni prima di essere candidato nel 2004 alla presidenza della Provincia di Firenze che, ricorda Il Fatto Quotidiano, si e' fatta carico - come previsto dalla norma per i dipendenti che vanno in aspettativa per incarichi pubblici - rimborsano i versamenti contributivi del dirigente Renzi all'impresa che lo ha assunto. Adesso due consiglieri comunali d'opposizione alla giunta del ''rottamatore'' chiedono di sapere, con una interrogazione, a quanto ammonta la cifra pagata prima dalla Provincia e poi dal Comune poi, quando Renzi e' diventato sindaco, per la pensione del sindaco. I contributi previdenziali sarebbero infatti stati versati dai due enti alle societa' Chill srl ed Eventi 6, con le quali il sindaco ha avuto un rapporto di lavoro precedentemente all'assunzione delle cariche pubbliche. Gli estensori della richiesta, i consiglieri comunali Francesco Torselli (Fratelli d'Italia) e Marco Semplici (Lista Galli), sono gia' alla seconda interrogazione sull'argomento. In una precedente avevano richiesto di sapere se, durante i suoi mandati istituzionali, Renzi fosse dipendente in ditte vicine alla sua famiglia e, in caso affermativo, con quale inquadramento. A fornire la risposta era stato il vicesindaco Stefania Saccardi la quale aveva spiegato che Renzi aveva avuto una collaborazione fino al 24 ottobre 2003 con la Chill srl, mentre dal 27 ottobre era stato inquadrato come dirigente nella stessa azienda. In seguito alla cessione di un ramo d'azienda, era stato quindi inquadrato come dirigente nella Eventi 6, incarico ancora ricoperto, sebbene Renzi sia in aspettativa. ''Dal 2004 Matteo Renzi - fa notare Torselli - di 'professione' ha fatto prima il presidente della Provincia e poi il sindaco di Firenze, ma in realta' continuava ad essere anche assunto come dirigente nella ditta di famiglia. Ditta di famiglia che non pagava piu, ovviamente, lo stipendio a Matteo Renzi, ma che continuava comunque a versare i contributi previdenziali. Contributi che servono, come per tutti i lavoratori dipendenti, per maturare la pensione e che, nel caso di Renzi, sono stati rimborsati dagli enti pubblici nei quali Renzi e' stato eletto. Insomma, il sindaco che si batte contro i finanziamenti pubblici ai partiti, contro i vitalizi, contro gli stipendi d'oro e per la riduzione dei parlamentari, avra' un giorno una pensione maturata anche grazie ai rimborsi versati da Provincia e Comune. Ovvero dai cittadini di Firenze e della sua Provincia. Quando si dice ''predicare bene e razzolare male...''.
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