Un finanziamento regionale per tutti coloro – dai negozi alle associazioni, dai taxi ai bus fino ai treni o gli aerei – che garantiranno l’accesso libero a internet attraverso il wi-fi, con contributi per 500mila euro complessivi da erogare sotto forma di voucher.
E’ quanto prevede la proposta di legge “a sostegno della diffusione dell’accesso ad internet tramite connessione senza fili” presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia in Toscana.
L’analisi del consigliere Paolo Marcheschi, primo firmatario del documento con il capogruppo Giovanni Donzelli e la consigliera Marina Staccioli parte da un presupposto: si stima che in Toscana (dati censimento “chewifi”) oggi ci siano poco più di mille hot-spot wi-fi a disposizione per accedere alla rete (l’8,3% dei 15mila presenti complessivamente in Italia, di cui un terzo a pagamento). E solo Firenze, che “pesa” il 4,8% sul totale nazionale è su livelli decenti: Prato, seconda in graduatoria, conta appena lo 0,7% degli hot-spot presenti sul territorio nazionale. Molto più indietro tutte le altre città.
“Se la legge verrà approvata, la Toscana sarà la seconda regione d’Italia, dopo il Piemonte, a dotarsi di una normativa all’avanguardia – spiega Marcheschi - crediamo che uno strumento del genere possa dare un impulso importante alla produttività del territorio e avvicinare la nostra regione agli standard europei”. L’aumento degli hot-spot, la cui situazione è legata al potenziamento della banda larga, non è solo una questione di maggiore comodità, ma promette di avere benefici importanti anche sotto il profilo della competitività internazionale e dell’attrattività turistica.
Nel dettaglio, la proposta di legge di FdI coinvolge innanzitutto i presidi pubblici (uffici, tribunali, ospedali, porti e aeroporti), che entro sei mesi dall’entrata in vigore della normativa, dovranno obbligatoriamente mettere a disposizione un accesso libero alla rete wi-fi. I 500mila euro previsti per il primo anno serviranno per incentivare esercizi commerciali, associazioni culturali aperte al pubblico, taxi e NCC, mezzi di trasporto come bus, treni e aerei che intendono offrire il servizio wi-fi nell’ambito della propria attività, a renderlo disponibile con una minima identificazione degli utenti. La Regione Toscana fornirà così contributi e voucher a soggetti pubblici e privati che investiranno in “hot-spot” liberi, oltre a promuovere attività di informazione, formazione e sensibilizzazione dirette a diffondere la conoscenza dei servizi di accesso wi-fi gratuiti ed aperti.
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