Siamo tutti più tristi dopo aver appreso la notizia della scomparsa di Dario Rossi, figura di punta della ristorazione fiorentina, partito dall'Abruzzo poco più che ragazzo e, dopo alcune esperienze all'estero, approdato sulle rive dell'Arno. Nel capoluogo toscano ha espresso al meglio le sue capacità lavorative, diventando uno dei massimi esperti del settore enogastronomico. È venuto a mancare l'altro ieri per un malore improvviso proprio mentre si stava recando ad una visita medica.
Nelle sere d'estate, quando ci ritrovavamo ai piedi della Majella in provincia di Chieti, era piacevole ascoltarlo narrare le sue gesta. Fu lui a far vendere la prima bottiglia di Montepulciano d'Abruzzo all'imprenditore vinicolo Gianni Masciarelli a Firenze. Tra i locali più prestigiosi in cui ha portato il suo contributo ricordiamo l'Hotel Croce di Malta in via della Scala, lo storico Hotel Brunelleschi a pochi passi dal Duomo e l'Hotel Adriatico in via Maso Finiguerra dove ha concluso la sua carriera a 65 anni.
Dario metteva sempre a disposizione la sua competenza, la sua generosità e la sua gentilezza in favore dell'associazione de 'Gli Abruzzesi a Firenze' di cui faceva parte. Il presidente Vincenzo Angelini ha voluto ricordarlo con parole piene di commozione e affetto in una lettera inviata a tutti gli associati: "L'apprezzatissimo Dario Rossi, compagno di tante serate, riunioni e di tante cene magistralmente preparate all'Hotel Adriatico, che ci ha visti ospiti tantissime volte, ci ha lasciato. Restiamo orfani della sua cortesia, allegria, disponibilità ed amicizia. Il suo attacamento alla regione si manifesterà anche questa volta dal momento che i funerali saranno celebrati domani alle ore 14 nel suo paese natale in Abruzzo".
Ad attendere la salma di Dario nel comune di Fallo in provincia di Chieti ci sarà il sindaco Alfredo Salerno che ha voluto ricordarlo con un post pubblico su Facebook:
"La notizia della tua scomparsa ha risvegliato in me mille ricordi ed è come se fosse andato via un fratello piu grande. Sì, perché sei stato come un fratello per noi, ci dedicavi tempo e passione ad insegnarci il calcio. Tu che avevi un sinistro formidabile ed era un piacere vederti calciare il pallone.
Una persona umile, sempre disponibile ed anche se non vivevi qui è come se ci fossi sempre stato, perché i ricordi belli dell’infanzia ti rimangono dentro per tutta la vita.
Adesso ci mancherai, ci mancheranno le chiacchierate che facevi davanti al bar con Massimo fino a notte fonda e soprattutto le risate che ci facevamo noi ascoltando i vostri ragionamenti. Se n’è andato via un grande uomo, un uomo a cui abbiamo voluto e vogliamo bene e che noi ricordiamo così con una foto, come se noi fossimo tornati ragazzini e tu ancora il nostro “Mister”, in un giorno di felicità ed allegria, dopo una vittoria sportiva. Riposa in pace “Mister” sarai sempre nei nostri pensieri". Ciao Dario.
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