Trecento chilogrammi di cocaina sono stati sequestrati ieri dagli agenti della Squadra mobile di Milano a bordo di una barca a vela tirata a secco in un cantiere di Rio Marina, nell'Isola d'Elba. Il natante proveniva dal Brasile.
La polizia ha anche eseguito 7 fermi a carico di persone tutte di cittadinanza italiana.
A organizzare il viaggio con il carico di cocaina sarebbe stato, per gli investigatori, Antonello Pitzalis, cagliaritano di 41 anni, già noto alle forze dell'ordine per reati legati alla droga e spesso in viaggio nel paese sudamericano. L'uomo avrebbe fatto da anello di congiunzione tra la 'joint venturè di acquirenti formata da Ignazio Massa, Massimo Spalletti, Livio Quatrini, Natalino Barella, Victor Zingariello, tutti fermati sull'isola mentre soggiornavano come semplici turisti con tanto di famiglie al seguito, e da Ivan Giordano, raggiunto invece nella sua abitazione a Milano. I sette, a cui al momento non è stato contestato il reato associativo, avevano raggranellato insieme circa 10 milioni di euro per un investimento che avrebbe poi fruttato almeno quattro volte tanto. La cocaina, una volta tagliata, sarebbe infatti stata spacciata in molte piazze italiane, specie in Lombardia, Umbria e Puglia. La droga, partita dal Brasile a bordo della barca a vela Tabatha II, prima di approdare in Italia, ha fatto tappa nei Caraibi, alle Azzorre, per poi entrare nel Mediterraneo
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