Si è tenuta oggi, presso la sala Manuela Righini dello stadio Franchi di Firenze, la conferenza stampa dell'allenatore della Fiorentina, Paulo Sousa.
Domani alle 18 i viola affronteranno a Firenze il Genoa. Per l'occasione all'ingresso dello stadio saranno raccolti fondi per “Corri la Vita”, la corsa solidale per la lotta al tumore che ogni anno colora le strade del centro della città.
Queste le parole del mister gigliato:
Che settimana è stata senza i “nazionali”?
“Fa piacere avere tanti giocatori in nazionale, certo per lavorare su certi concetti non è stato possibile, in ogni modo la predisposizione al lavoro dei ragazzi sta facendo la differenza”.
Babacar domani in attacco?
“Babacar è un giocatore con prospettiva altissima, ma la deve dimostrare fortemente. Lo sta facendo perchè il suo fisico glielo permette sempre di più, ma i due infortuni che ha avuto hanno influito...comunque è sempre più vicino a questa prospettiva e potenzialità”.
Giuseppe Rossi domani titolare?
“Per lui è importante la continuità, stiamo allungando i tempi di impiego. Domani Rossi giocherà dall'inizio. Ricordiamoci che praticamente è stato due anni senza giocare e che la continuità nelle partite e gli allenamenti servirà per poter arrivare a fargli esprimere tutte le sue potenzialità”.
Mercato chiuso. Quale giudizio?
“Chi ho a disposizione per me è sempre il meglio. Possiamo competere con tutti, certo sappiamo che ci sono squadre che hanno investito più di noi, sta a noi lavorare per arrivare alle vittorie”.
Cosa mi preoccupa del Genoa?
“È la squadra che fino ad oggi mi ha colpito di più. Soprattutto nella loro organizzazione offensiva. È una squadra che ci crea difficoltà, ma anche noi cercheremo di fare altrettanto”.
I gol subiti a Torino?
“Dobbiamo crescere tantissimo in tante situazioni. Lavoriamo sempre per vincere e non subire gol: dobbiamo essere in grado di rispondere bene alle caratteristiche dell'avversario. Dobbiamo continuare a lavorare sulla cultura e mentalità della vittoria”.
Come vedo la squadra dopo due mesi di lavoro?
“Sono molto contento di sentire i ragazzi tirare fuori le nostre ambizioni. Abbiamo una città che ha tutto per raggiungere i traguardi, passione e critica ci stimolano per migliorarci. Durante le partite, soprattutto quando siamo in difficoltà l'amore del pubblico ci spinge: è una caratteristica che fa parte della storia di questo club”.
Gli striscioni contro la Società? Cosa dico ai tifosi scettici?
“Le critiche, soprattuto quando sono costruttive, non ci fanno mai abbassare la voglia di migliorarci. Continua a credere che quando abbiamo chiarezza e onestà in quello che facciamo, coinvolgiamo tutti per competere al massimo livello. Sappiamo che altre squadre hanno più qualità, ma possiamo altrettanto competere per vincere contro tutti. I tifosi sono importanti nella critica e nel supporto”.
Gonzalo e Roncaglia?
“Sono i due che sono rientrati più in ritardo. Li valuteremo e prenderemo la decisone migliore”.
Che partita sarà col Genoa?
“Serve altissima intensità e ci saranno diversi duelli individuali, il Genoa è una squadra che fa pressing a tutto campo e lavora tantissimo sull'uomo. Avremmo bisogno di mobilità e la qualità dei giocatori per metterli in difficoltà. Concentrazione, gamba e qualità sono gli ingredienti per fare bene”.
Che centrocampo serve col Genoa?
“Abbiamo bisogno di un centrocampo sia muscolare sia di fantasia”.
Turnover: come lo interpreto viste le tre competizioni (campionato, Europa League e coppa Italia)?
“La prima competizione è interna (nella squadra, ndr). I giocatori, di conseguenza, devono essere bravi a dimostrarmi che meritano di giocare. Chiaramente le scelte devono essere effettuante anche in base alle caratteristiche dell'avversario”.
Difesa a 3 o a 4?
“Vado avanti sulle nostre idee e convinzioni. Abbiamo dimostrato di essere sulla giusta strada: i ragazzi hanno una buona predisposizione ad acquisire quello che gli chiediamo”.
Kuba?
“Ha fatto 2-3 allenamenti con noi, ma lo spogliatoio è bravissimo a fare integrare subito i nuovi arrivati, facendogli capire quali sono i nostri principi base di gioco. Ha un passato importante e ci aiuterà”.
Visti i vincoli della lista UEFA, come mai ha scelto di premiare Diakhate e non il difensore Bagadur, giocatore che avrebbe potuto andare a supportare un reparto che appare un po' corto?
“Abbiamo scelto di lavorare su Diakhate per integrarlo nelle partite. Credo che quanto più il settore giovanile è vicino alla Prima Squadra, più facile è introdurre i giocatori. Credo che Diakhate quest'anno possa integrarsi con la prima squadra e che confermi la percezione che ho avuto su di lui dall'inizio”.
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