Il 13 gennaio scorso, venerdì alle 21.20, la nave Costa Concordia naufragava davanti all'Isola del Giglio, dopo aver urtato uno scoglio delle Scole. Nel trigesimo della tragedia (a oggi si contano 17 morti e ancora 15 dispersi), tornano sull'isola i passeggeri che vissero quei momenti drammatici e tanti familiari delle vittime per assistere alle messa di suffragio. A officiare il rito, stasera alle 18, sarà monsignor Guglielmo Borghetti, vescovo di Pitigliano, Sovana e Orbetello, insieme al parroco don Lorenzo Pasquotti. Il sacerdote che non esitò ad aprire le porte della chiesa quella notte maledetta, per offrire i primi soccorsi ai naufraghi.
Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco Sergio Ortelli, il presidente e Ad di Costa Crociere Pier Luigi Foschi, familiari di vittime e dispersi. Ieri invece la messa di suffragio a Roma nella Basilica di Santa Maria degli Angeli alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i ministri dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, dello Sviluppo Economici, Corrado Passera, il Capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco.
Il presidente Napolitano ha espresso tutto il suo rammarico "per quello che c'è stato di responsabilità italiana e di italiani" ed ha auspicato che sia fatta piena luce sulla vicenda per arrivare alla piena verità.
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