Una vicenda surreale ma realmente accaduta a Firenze, dove un 24enne somalo si è presentato in questura per denunciare lo smarrimento dei suoi documenti, ma gli agenti hanno immediatamente scoperto che sull’uomo pendeva un ordine di custodia cautelare in carcere, e lo hanno arrestato.
Il provvedimento, emesso dal gip di Salerno, riguardava l’inchiesta che, nel novembre scorso, portò la Polizia di Stato all’arresto di un gruppo di cittadini stranieri, accusati di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina di cittadini somali, realizzata anche mediante l'impiego di trattamenti inumani e pericolosi per l'incolumità dei migranti.
Quando giovedì sera il protagonista della vicenda è entrato nell’ufficio denunce di via Zara, la polizia ha avviato nei suoi confronti le necessarie procedure di identificazione. Il giovane aveva dichiarato a voce le sue generalità invertendo semplicemente il nome con il cognome. Ma il 24enne non ha fatto in tempo a sedersi, che dall’altro capo della scrivania è saltato fuori il mandato di cattura.
Le sue impronte hanno dato poi la conferma definitiva che si trattava proprio della persona destinataria del provvedimento restrittivo.
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