Dure condanne nel processo a carico della banda di trentenni napoletani, alcuni di loro collegati ad ambienti camorristici, che alla vigilia del Natale 2006 rapinarono la gioielleria di Domenico Neri, 60 anni, ex calciatore di Arezzo, Como e Reggiana. Il Tribunale di Arezzo, al termine di una lunga camera di consiglio, ha inflitto 11 anni ad Antonio Macor, 9 anni a Giuseppe Pasquarella, tre anni ai fratelli Salvatore e Giuseppe Scala e 4 anni ad un aretino considerato l'informatore della banda, Patrizio Pellecchia, mentre ha assolto due donne che erano rimaste coinvolte nel processo. Gli imputati dovevano rispondere tutti di rapina aggravata e continuata essendo stati riconosciuti dagli investigatori come gli autori di altri due colpi nel senese ad altrettante gioiellerie. Nel caso della rapina a Domenico Neri i banditi, travestiti da carabinieri, entrarono nel negozio, si fecero aprire la cassaforte e, dopo aver picchiato il gioielliere, la ripulirono fuggendo per le vie del centro storico di Arezzo. Il colpo avvenne all'ora di punta, intorno alle diciannove. Le indagini sono state condotte dalla procura distrettuale antimafia di Firenze, pm in aula Pietro Suchan che per gli imputati, sei in tutto, aveva chiesto pene che oscillavano da un minimo di due a un massimo di 11 anni.
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