Magherini, il caso va in Parlamento. Albini (Pd) chiede telecamere e valutazione su operato indagini

Il caso della morte di Riccardo Magherini, deceduto lo scorso 3 marzo in Borgo San Frediano durante un fermo da parte dei carabinieri, torna in parlamento il giorno dopo la fissazione della prima udienza per l'8 gennaio prossimo. Dopo le interrogazioni dei senatori Luigi Manconi (Pd) e Andrea Augello (Ncd), stavolta è la parlamentare fiorentina Tea Albini (Pd) ad interrogare, con risposta in aula, i ministri dell'Interno, della Difesa e della Giustizia per conoscere alcuni risvolti sull'indagine che vede quattro carabinieri e tre volontari del 118 a rinvio a giudizio con l'accusa di omicidio colposo, mentre ad uno dei militari vengono contestate anche le percosse. La Albini pone l'attenzione sull'acquisizione dei filmati delle telecamere di sicurezza poste sul tragitto effettuato da Riccardo Magherini in quella tragica notte che al momento la Procura di Firenze non ha effettuato e chiede di sapere se il ministro Orlando "ritiene adeguato il lavoro svolto dai soggetti incaricati alle indagini".

La parlamentare Pd ricorda come “il legale di parte civile della famiglia Magherini ha presentato in data 24 marzo u.s. la richiesta di acquisizione dei filmati utili a ricostruire il percorso fatto quella notte dall'uomo” ricordando come si faccia “riferimento agli uffici della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) posta in Lungarno Vespucci che conta nove telecamere sul suddetto lungarno e altrettante sulla via retrostante (Montebello) e che tali sono da considerarsi di oggettivo interesse” oltre al fatto che “Magherini potrebbe essere transitato in prossimità del Comando Interregionale dell'Italia Centro Settentrionale della Guardia di Finanza che ha i suoi uffici in Borgo San Frediano 14 con ingresso secondario da Lungarno Soderini; in prossimità degli uffici di Polizia di Stato dell'ufficio sezionale Oltrarno in piazza del Tiratoio; in prossimità della caserma Cavalli dell'Esercito Italiano in piazza del Cestello; oltretutto anche la struttura della Croce Rossa Italiana in Lungarno Soderini 11 da dove è partito il primo mezzo intervenuto in soccorso”. Tanti luoghi che potrebbero dare nuove risposte ad una storia oscura che ha soltanto bisogno di verità.