Che noia che barba, che barba che noia, lo diceva la lei di una compianta coppia che mai s'annoiava. Anzi. Sandra e Raimondo, personaggi lievi, dalla simpatia spontanea, inscenavano un ménage matrimoniale apparentemente anonimo, ma sempre vivo, a tratti pazzesco. Insomma quel pepe che.... Che ci vorrebbe talvolta guardando giocare la Fiorentina.
Da un anno e mezzo più che pepe è bromuro, quello che si dice usassero i militi per calmarsi i bollenti spiriti. Del'anno scorso già parlammo, di quello attuale parlano i numeri: 6 giornate di campionato, 2 vittorie, 2 sconfitte, 2 pareggi, nessun gol e nessuna vittoria in trasferta, il trionfo della mediocrità in un campionato mediocre con il record negativo dei punti fatti dalla prima in classifica. È questo un dato ulteriormente negativo perché in u'annata così strana e omologata ci sarebbe l'occasione ghiotta di inserirsi per qualche posizione più avanzata. Invece la Fiorentina ha perso proprio con due accreditate rivali per i posti europei quali sono Udinese e Lazio. La squadra non gioca, si affida ai colpi dei singoli come Cerci e Jovetic - ieri non molto ispirati - e alterna risultati. Nessun cenno di personalità, di identità di gioco manco a parlarne, di divertimento manco l'ombra, sul selciato restano qualche parolaccia di Mihajlovic, la sua già udita ironia fuori luogo sulla piazza viola "a Firenze ci si abitua a tutto" (anche a lui evidentemente), e tanta, tanta, tanta noia. Per la verità presto potrebbe restare (sul selciato di prima) pure un'altra cosa: l´obiettivo designato in sede di mercato ed inizio stagione, il ritorno in Europa. Non tanto perché la Fiorentina abbia accumulato un ritardo eccessivo in termini di punti, abbiamo già detto dell'equilibrio del campionato, quanto per la pochezza tecnica che dimostra in campo. È questione di buonsenso: con cinque posti disponibili e una dozzina di pretendenti non si arriva in Europa perdendo con Lazio e Udinese e pareggiando a Cesena. E soprattutto non ci si arriva senza uno straccio di gioco. Occorre una sterzata, almeno per non doversi attorcinare sotto la trapunta come faceva la Sandra... Che la società non faccia come Raimondo che leggeva indifferente la Gazza.
Fonte: Stefano Prizio - ViolaGol.com
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