Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una cittadina fiorentina a difesa del Mercato di San Lorenzo dopo la decisione dell'amministrazione Renzi di spostare i banchi. A detta della lettrice una delle zone più belle di Firenze rimarrebbe spoglia e si andrebbe ad intaccare l'occupazione di tanti lavoratori in un momento in cui il lavoro è diventato un privilegio.
Con la scusa della riqualificazione del Mercato di San Lorenzo il sindaco Renzi butta in strada intere famiglie. 41 lettere di licenziamento già arrivate grazie alla politica del 'rottamatore'. Fin dal 1874 le logge, le strade e la piazza davanti alla Basilica sono state un punto di riferimento fondamentale per noi fiorentini e per il turismo internazionale. Gli storici banchini hanno da sempre caratterizzato il quartiere. Con lo spostamento e la risistemazione si rischia di desertificare la piazza lasciandola preda degli abusivi.
A nulla sono valsi i 5 progetti presentati dagli ambulanti. Uno dei quali prevedeva il rifacimento totale delle bancherelle, diminuendole di mezzo metro. Il progetto affidato ad artigiani fiorentini con tanto di gigli sul barroccio avrebbe avuto il compito di armonizzare la piazza e rendere visibile la Basilica. I commercianti con sacrificio avrebbero sborsato 25.000 euro a testa, ma il sindaco è rimasto sordo a qualsiasi richiesta e il suo noto decisionismo sta portando lentamente alla morte di San Lorenzo.
Dall'oggi al domani decine di lavoratori che tutti i giorni si alzano all'alba e lavorano sotto intemperie di qualsiasi tipo si ritrovano senza la possibilità di vivere una vita dignitosa. Soprattutto in un periodo di crisi come questo dove chi ci governa ha il compito di creare nuove opportunità di lavoro. Diritto sacrosanto.
Per attuare il suo progetto di spostamento il sindaco ha improvvisamente sentito la necessità di effettuare dei lavori nella zona antistante la Basilica. In realtà sono stati rimossi solo tre sassi e per mandare via definitivamente i barrocciai ha iniziato la pavimentazione. Attualmente ci sono solo le transenne e di operai nemmeno l'ombra, tranne il primo giorno.
In più a causa dei 'lavori in corso' gli ambulanti hanno deciso di incrociare le braccia vista la situazione poco chiara sui trasferimenti. La faccenda è davvero incresciosa, un'ipotetica riqualificazione passa come un carro armato sulla pelle dei lavoratori e va ad intaccare l'anima di Firenze. La caratteristica piazza di San Lorenzo dove da secoli si trovano i banchi degli ambulanti.
La speranza è che l'Amministrazione riveda le proprie scelte anche in vista dell'ennesimo progetto portato dai commercianti in Palazzo Vecchio. Senza i banchi Firenze non sarà più la stessa e in questo modo chi pretende di migliorare la nostra splendida città in realtà l'affossa solamente.
(Silvia C.)
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