“Se l'unica ricetta per rilanciare il Maggio è quella di venderlo a pezzi e di dividere i lavoratori, allora è bene che il commissario Bianchi abbia la decenza di dimettersi subito, invece di sottrarsi al confronto e di irridere le rivendicazioni dei sindacati”.
Così la senatrice toscana di Sinistra Ecologia e Libertà Alessia Petraglia dopo l'incontro di ieri mattina sulle fondazioni liriche promosso da CGIL Firenze.
“Bianchi – prosegue Petraglia – sembra essere estraneo alle più elementari regole di democrazia. E' inconcepibile presentarsi ad una iniziativa di confronto come quella di stamani (ieri, ndr) solo per dire la propria e poi andarsene subito dopo, senza mostrare alcuna volontà di ascoltare i lavoratori e senza proporre nessuna prospettiva di rilancio. Fatto il Maggio a pezzi, chiuso definitivamente Maggio Danza, come pensa di rilanciare la fondazione? Su questo il silenzio è stato più assoluto. Se non ha idee migliori, a parte dividere i lavoratori e irriderne con i giornalisti le richieste, abbia l'umiltà di fare un passo indietro. Il Maggio ha bisogno di un commissario capace di dialogare e di disegnare una prospettiva, non di un liquidatore”.
“Come ho sottolineato nel mio intervento – prosegue la senatrice – è necessario che quanto prima la politica dia un segnale di umiltà. Si deve ammettere di aver commesso grandissimi errori, nominando sovrintendenti non all'altezza del proprio ruolo e scaricando le conseguenze sui lavoratori, il modo più semplice di fare quadrare i conti che non tornano. Pensavamo che la tragica esperienza Colombo fosse servita di lezione prima di tutto al sindaco di Firenze che l'ha nominata e difesa quando era indifendibile. Invece, ci troviamo oggi con un commissario, di nuovo nominato da Renzi, che propone di chiudere Maggio Danza, una scelta palesemente sbagliata in un momento in cui è fondamentale aumentare e differenziare l'offerta di spettacoli”.
“Da parte nostra, continueremo a non far mancare il nostro sostegno al Maggio e ai suoi lavoratori, dentro e fuori dal Parlamento – dice ancora Petraglia – Come SEL, abbiamo presentato, assieme ai senatori Di Giorgi, Marcucci ed ad alcuni del PDL, un emendamento alla Legge di Stabilità in cui si prevede il passaggio del personale in esubero ad altri uffici della PA, e un secondo emendamento per esonerare dalla ex-Legge Fornero tutti coloro che hanno raggiunto i criteri per arrivare alla pensione. Ma – conclude la senatrice – al di là dei singoli provvedimenti, occorre tornare ad investire nella cultura e nei suoi lavoratori, ricreando un legame virtuoso che da troppo tempo si è spezzato”.
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