La bellezza del cinema reale al 54° Festival dei popoli

Continua la 54° edizione del Festival dei Popoli con un programma fitto di documentari dalle più svariate tematiche e nazionalità. Tante quante le sezioni della manifestazione tra cui le 24 proiezioni inedite italiane del concorso internazionale, le sette eccellenze del lungometraggio nella sezione Panorama e la multietnica sezione Lontano da Utopia, incentrata sulle vicende delle comunità dove la collettività è diventata una forma di reazione a sistemi oppressivi. La manifestazione iniziata il 30 novembre, vedrà la sua conclusione sabato 7 dicembre alternando le proiezioni all'Odeon, allo spazio Cinema Alfieri e all'Istituto francese, con incontri aperti al pubblico per familiarizzare con i registi e scoprire l'evoluzione del loro lavoro. 

Applaudito e apprezzato ieri, Aishiteru my love di Stefano Cattini, proiettato allo Spazio Alfieri alle 20.30. Un ritaglio di adoloscenza alle prese con la preparazione di uno spettacolo teatrale in un itituto professionale del modenese. C'è grande maturità nei flussi di coscienza di ogni ragazzo, momenti drammatici e toccanti suscitati da uno sguardo, da una ripresa giusta al momento giusto ma anche sonore risate provocate dalla spontanetità di un gesto, di una situazione. E c'è una guida che capisce e si fa capire, un regista teatrale che insegna le regole del gioco di una vita con una tearapia universale come quella del teatro. Tante e mozioni che si materializzano in una lacrima alla lettura della poesia che scorre tra i titoli di coda. Una tematica che richiama l'Educazione Affettiva di Federico Bondi, presentato in anteprima sempre a questo Festival. Qui protagonisti sono i sogni dei più piccoli a rendere speciale l'esperienza di una una quinta elementare fiorentina che sta per spiegare le ali di fronte al futuro che l'aspetta.  

Oggi, nella sesta giornata del Festival, andranno in scena 16 documentari tra cui si segnalano in prima serata l'atteso Chimeras di Mika Mattila dedicato al gigante dell’arte contemporanea cinese Wang Guangyi, considerato l’Andy Warhol della Cina moderna e alle 18 Lisola di Matteo Parisini, il ritratto di una storica comune degli anni settanta alle porte di Sasso Marconi.

Per il ciclo di incontri aperti al pubblico oggi presso l’Auditorium Sant'Apollonia in via San Gallo 25 dalle ore 11 alle 14 e dalle 15 alle 18, sarà ospitata una tavola rotonda  per fare il punto sulla situazione italiana produttiva e distributiva del genere documentario.