Bambini di 2 e 5 anni positivi a cocaina, indagato il padre

Brutta vicenda a Firenze, dove due fratellini di 2 e 5 anni sono risultati positivi alla cocaina dopo gli esami effettuati all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. L'episodio risale allo scorso maggio e al padre dei due bimbi, un 40enne fiorentino, è stato notificato l'avviso di conclusione indagini da parte della Procura di Firenze.

Secondo il pm Giacomo Pestelli, l'uomo sarebbe responsabili dei reati di lesioni personali colpose, abbandono di persone minori e violazione degli obblighi di assistenza familiare.

Secondo quanto apprese nel corso delle indagini, la madre decise di portare i bambini all'ospedale, dopo essersi accorta di alcuni strani comportamenti tenuti dai figli ritornati da lei dopo aver trascorso del tempo col padre, dal quale sarebbe in fase di separazione.

A seguito degli esami effettuati all'ospedale pediatrico Meyer uno dei due bambini, che adesso stanno bene e non hanno riportato conseguenze, fu dimesso con una prognosi di dieci giorni.

In base alle ipotesi avanzate dagli investigatori, i bambini potrebbero essere venuti accidentalmente in contatto con lo stupefacente mentre si trovavano a casa del padre.

L'uomo sarebbe risultato positivo ai test e avrebbe ammesso di essere un consumatore occasionale di cocaina. Nell'ambito dell'inchiesta sono stati sottoposti a drug test anche la madre dei bambini e il suo attuale compagno, risultati entrambi negativi.

Intanto, attraverso il suo legale Chiara Ceroni, il padre si difende sulle pagine di Repubblica, e "parla di "congettura" e chiama in causa il suocero, da lui denunciato alcuni mesi fa per lesioni e per questo secondo la ricostruzione costretto al pensionamento anticipato". "Unitamente al suocero anche la madre dei figli potrebbe aver congetturato tutto in vista dell’udienza di separazione — commenta a Repubblica l’avvocatessa Ceroni — udienza in cui è emerso che ella tradiva il compagno con un amico dello stesso e si è presentata in udienza incinta di 8 mesi alla separazione. Lui è convinto di andare al dibattimento per difendersi".