Nell’ultima seduta del Consiglio regionale il governatore Enrico Rossi ha fatto passare un atto che vanifica la lotta al randagismo e all’abbandono degli animali. Nella legge Finanziaria è stato inserito un cavillo che modifica – eliminandole, di fatto – le sanzioni per chi non identifica il proprio cane attraverso tatuaggio o microchip". A denunciare i fatti è stato stamani il candidato a vice-governatore e capolista a Firenze per "Fratelli d'Italia - Liste civiche con Giorgia Meloni" Giovanni Donzelli, che per protestare ha effettuato un blitz con alcuni cani nella sede del comitato elettorale di Enrico Rossi, in piazza Frescobaldi a Firenze, consegnando alcuni volantini di sensibilizzazione sul tema. "Fino allo scorso marzo un padrone che veniva sorpreso in Toscana senza aver fatto tatuare il proprio cane pagava subito una multa da 200 euro - spiega Donzelli - in aggiunta rispetto alle sanzioni previste dalle normative nazionali. Oggi chi viene 'pizzicato' ha invece dieci giorni di tempo per mettersi in regola, senza pagare nulla. In altre parole - aggiunge l'esponente di Fratelli d'Italia - nessuno ha più alcun incentivo a tatuare il proprio cane: se non ti beccano, non rischi nulla e puoi disfarti del tuo cane abbandonandolo in strada; se invece ti beccano, puoi metterti in regola senza alcuna conseguenza". "Hanno imboscato una piccola modifica all'interno di una legge che trattava tutt'altro: adesso che si avvicina l'estate la situazione degli abbandoni potrebbe aggravarsi ulteriormente - conclude Donzelli - un atto losco e allo stesso tempo criminale nei confronti di tutti gli animali e tutti coloro che li amano".
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