Già da via san Gallo scorgiamo Maurizio sull'uscio della sua bottega. Ha appena portato la spesa a casa della signora Alda, 80 anni a luglio. Ci accoglie nel suo negozio di ortofrutta col solito sorriso, in alto sulla parete destra campeggia la foto d'esordio con la Fiorentina, un'amichevole con la nazionale russa, datata 1965. In quell'occasione si impose la squadra viola per 1 a 0, marcatore Kurt Hamrin, l'uccellino svedese. Memorabili erano le sortite sulla fascia di Maurizio Sottili classe 1947, ala tornante col vizio del gol. Nella stagione '63-64 vince con la maglia viola l'ambita Coppa Carnevale di Viareggio, ancora oggi la competizione giovanile più importante d'Europa. Tre anni dopo batte la Juventus in finale al trofeo Città di Casale Monferrato, altro importante torneo primavera dell'epoca. Poi quando tutto era pronto per il grande passo, per il salto di qualità in prima squadra, ecco arrivare il tragico infortunio. Il menisco destro cede, dopo sei mesi stessa sorte tocca al sinistro. Addio calcio, addio sogni di gloria. A ventanni Maurizio smette con la sua più grande passione e segue il padre, rappresentante di capi d'abbigliamento in tutta la Toscana. Sulla scia del genitore apre un atelier di moda in via Verdi. Il negozio va bene, fin quando nel '93 è costretto a chiudere per la diminizuione della clientela. Non si perde d'animo, ancora una volta si rinventa la vita, così nel '94 apre l'ortofrutticola in via della Ruote assieme alla compagna di sempre, la signora Carla sposata nel 1977. E' lei la regista della bottega, l'anima che dispensa consigli e ricette alle abituali clienti. Maurizio, tra una primizia e l'altra, ricorda i vecchi compagni: Albertosi, Chiarugi, Amarildo. Tira fuori un telegramma di auguri ricevuto da Picchio De Sisti in occasione del suo sessantesimo compleanno. Quasi con le lacrime agli occhi racconta di quella volta in cui mister Chiarella, chiese al suo allenatore Mario Mazzoni di fargli provare per la I squadra quel biondino così veloce. Ma non ha rimpiati questo campione di calcio e di altruismo arrivato alla frutta. Un tempo confezionava assist per i compagni, oggi si prodiga per gli altri portando a domicilio pesanti buste della spesa alle persone con difficoltà motorie, soprattutto anziane, molto spesso sole. Per un uomo di sport che fin da piccolissimo è sempre stato in mezzo agli altri, è più che mai indispensabile il contatto umano, quel contatto umano che nei freddi supermercati non troviamo più.
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