“Non commentiamo la sentenza del processo d’appello danni dell’Alta Velocità in Mugello che ha assolto vertici e responsabili di Cavet; attendiamo di conoscere con chiarezza e nei dettagli, al di là degli articoli di stampa, le precise motivazioni espresse nel dispositivo, quello che ci preme, come amministratori locali, è ribadire che i danni al territorio provocati dai lavori e dagli impatti a sorgenti e falde acquifere si sono verificati e che sono stati provati anche durante le udienze del processo. La sentenza di secondo grado non ha riconosciuto il danno ambientale e concesso il maxi risarcimento di 150 milioni di euro in favore delle parti civili. E’ stato però riconosciuto il diritto al risarcimento agli enti locali legato al danneggiamento della risorsa idrica”. E’ quanto afferma il presidente della Comunità Montana Mugello Stefano Tagliaferri, anche a nome dei sindaci della zona, in merito alla sentenza emessa ieri nel processo d’appello sui danni ambientali nella realizzazione dell’Alta Velocità in Mugello.
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