I finanzieri della compagnia di Empoli hanno dato esecuzione, questa mattina, ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Firenze, Fabio Frangini, al termine dell'indagine condotta dal pm Tommaso Coletta della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, nell'area della Valdelsa in materia di reati ambientali. Sottoposti a sequestro immobili e terreni a Fucecchio e Santa Croce sull'Arno, conti correnti bancari e partecipazioni societarie per un importo di 18.250.000 euro. Il sequestro consegue ad una serie di irregolarita' riscontrate nel sistema di smaltimento dei reflui delle acque trattate da un Consorzio conciario. Questo aveva costituito un depuratore, successivamente ceduto al comune di Fucecchio, che si occupava di depurare le acque provenienti dalla lavorazione delle oltre 40 aziende del settore di Ponte a Cappiano nonche' scarichi civili del comune di Fucecchio e, dopo l'autorizzazione del Circondario Empolese Valdelsa, anche liquami provenienti da aziende non consorziate. In particolare, le attivita' investigative hanno fatto emergere che il Consorzio, a partire dal 2006, ha trattato e depurato in maniera abusiva circa 5 milioni di metri cubi di liquidi che non sono stati completamente depurati. Con questa condotta, perpetrata anche mediante una sistematica falsificazione della documentazione delle analisi di laboratorio interno all'ente e dei campioni oggetto di controllo da parte dell'Arpat, autorita' pubblica di controllo (alterando il campionatore posto al termine dell'impianto di depurazione), il Consorzio ha immesso nel canale Usciana, affluente del fiume Arno, ingenti quantita' di liquidi contenenti sostanze altamente inquinanti. Il sistema illecito accertato ha consentito al Consorzio di abbattere i costi di lavorazione, quantificati in circa 1.350.000,00 di euro, i costi di smaltimento dei fanghi, quantificato in oltre 3.000.000,00 di euro nonche' di percepire ingiusti profitti per circa 14 milioni di euro.
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