''Tutte le ricostruzioni hanno dimostrato che se non avessi gestito in quel modo l'emergenza la nave si sarebbe inabissata di poppa dopo le 23 portandosi dietro migliaia di persone. E' pertanto inaccettabile parlare di crimine''. Lo afferma il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, dopo la richiesta di rinvio a giudizio che la procura di Grosseto ha depositato ieri alla cancelleria del tribunale.
''Ieri - continua Schettino riferendosi anche ad un intervento di commento del procuratore Francesco Verusio - si e' parlato della vicenda con le stesse parole di un anno fa, per altro, utilizzando aggettivi come 'criminale' che nulla hanno a che fare con la gestione dello scenario creatosi a seguito di un incidente dove l'obiettivo primario da raggiungere e' stato quello di salvaguardare la vita umana e nient'altro''.
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