Lunedì 6 novembre inizieranno i lavori di monitoraggio delle superfici marmoree esterne del Duomo di Firenze, del Campanile di Giotto, della Cupola del Brunelleschi e del Battistero che andranno avanti due settimane o tre, secondo le necessità.
Dalla mattina presto sarà in Piazza Duomo un’autogru con un braccio di 104 metri che a partire dal Duomo, per poi proseguire con gli altri monumenti, permetterà al personale dell’Opera di Santa Maria del Fiore di raggiungere anche le zone più alte del Campanile di Giotto (84 metri) e della Cupola del Brunelleschi (116,50 metri).
Si tratta di una delle attività di manutenzione che l’Opera di Santa Maria del Fiore fa regolarmente sui propri monumenti e che permette di controllare in dettaglio i circa 40 mila metri quadrati di superfici marmoree, di verificarne lo stato di conservazione, individuare i possibili degradi e programmare gli interventi di restauro. Dal 2015, il monitoraggio delle facciate esterne è effettuato semestralmente invece che annualmente, alla fine e all’inizio dell’inverno.
Per questa manutenzione l’Opera investe ogni anno dai 120 ai 160 mila euro solo per movimentare le gru, a cui si deve aggiungere il lavoro del gruppo di restauratori della Bottega di Restauro dell’Opera, una decina, assunti in pianta stabile. Questi operai sono gli eredi diretti degli scalpellini che realizzavano le decorazioni scultoree e architettoniche della cattedrale e del campanile e che oggi si dedicano al mantenimento e alla conservazione di questo patrimonio.
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