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Wednesday, 15 October 2014 - 20:36
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Decennio 2003-2012

Contributi all'editoria: in sei anni tagliati del 75%, ma...

Immagine articolo - Il sito d'Italia

In un'Italia strozzata dalla crisi economica, anche i contributi all'editoria stanno progressivamente diminuendo. Dal 2003 al 2012, stando ai dati pubblicati da Dipartimento per l'informazione e l'editoria del Governo, si registra dal 2007 (anno del picco contributivo) un calo costante. Nel decennio in oggetto sono stati distribuiti quasi 1,4 miliardi di euro. Dai 180 elargiti nel 2007 si precipita ai circa 45 del 2012. Ma mentre i finanziamenti calavano, contestualmente saliva il numero dei quotidiani (in calo settimanali e mensili).

In questi due lustri i quotidiani che hanno ricevuto il sostegno più altro risultano essere L'Unità e Avvenire (ben oltre 50 milioni di euro), medaglia di bronzo a Italia Oggi (poco più di 40 milioni), medaglia di legno a Il Manifesto (poco meno di 40 milioni) seguito a brevissima distanza da La Padania.

Osservando i dati che riguardano la carta stampata per il 2012 abbiamo: Avvenire 4.355.324 €, Italia Oggi 3.904.773 €, L'Unità 3.615.894 €, Il Manifesto 2.712.406 €, Cronaca Qui.it 2.361.897 €, Conquiste del Lavoro, 2.284.955 €, La Padania 2.001.468 €.

 

Testate semisconosciute, che stampano poche migliaia di copie che restano quasi totalmente invendute, continuano a mangiare grazie ai soldi dei contribuenti, altre che negli anni hanno percepito decine di milioni piangono miseria e gridano al pericolo chiusura: sbandierando il diritto all'informazione e alla pluralità della stessa, elargiscono stipendi a quattro zeri a pochi eletti, rimborsano hotel a 5 stelle e viaggi in prima classe, ma contemporaneamente pagano pochi euro a redattori assunti con contratti a termine o a collaborazione.

Su parecchie di queste testate si denunciano le “caste”, i “privilegi” e gli “sprechi”; si sostengono i sacrosanti “diritti dei lavoratori”...ma ci si dimentica di guardare prima in casa propria.

 

Ma non sono solo i quotidiani politici ed economici a ricevere fondi dallo Stato. Scorrendo la classifica del 2012, spiccano i 453.380 € assegnati a Il Romanista (il primo quotidiano al mondo dedicato unicamente ad una squadra di calcio – la AS ROMA). Fondato nell'estate del 2004 (contiene anche pagine di cronaca e cultura), ha iniziato a percepire finanziamenti dal 2008: 13.019 €. Nel 2009 gli spiccioli dell'anno precedente salgono addirittura a 938.811 €, 999.293 € nel 2010, per poi scendere ai 691.110 € del 2011 e ridursi ai succitati 453.380 € del 2012 (ultimo anno censito sul portale del Governo).

In termini legali il “caso” de Il Romanista è inattaccabile: una cooperativa di giornalisti ha fatto regolare richiesta per accedere ai contributi e il Governo glieli ha erogati. Semmai bisognerebbe mettere in discussione la legge e i criteri di assegnazione.

 

Dal 2007 al 2012 i finanziamenti all'editoria sono calati del 75%. Un bel taglio, non c'è che dire. Attendiamo i dati del 2013 per verificare se dopo le “forbici” ha iniziato a fare capolino anche il “merito”. "Ai fini dell’ammissione al contributo per l’anno 2013 - si legge sul portale del Governo -  le imprese che hanno presentato domanda nei termini di legge devono far pervenire, a pena di decadenza, la relativa documentazione entro la data del 30 settembre 2014".

 

 

 

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