''Signor ministro le confesso che le famiglie si sentono profondamente offese dal muro di indifferenza e omerta' dietro cui vengono costantemente trincerati i nostri malati''. E' uno dei passaggi della lettera che Caterina Ceccuti, mamma di Sofia, la piccola divenuta un simbolo del metodo Stamina, ha scritto al ministro Beatrice Lorenzin in risposta ad alcune sue dichiarazioni durante un intervento su Rai Uno. Nella lettera, pubblicata oggi dalla Nazione, Ceccuti afferma poi: ''Il suo tentativo di sottrarre una terapia senza offrire alcuna alternativa non puo' generare altro che il ritorno dell'orrore nelle vite dei nostri malati''. Secondo la madre di Sofia il ministro ha dichiarato una serie di ''inesattezze'', chiedendole tra l'altro se e' sicura della neutralita' della commissione scientifica che ha bocciato il metodo Stamina e lamentando la mancanza di un rappresentante delle famiglie al suo interno. Caterina Ceccuti rileva inoltre che, se come affermato dal ministro ''il ruolo di un ministro e' quello di far applicare la legge'', ''nei suoi discorsi viene ignorato il contenuto del decreto Turco-Fazio che riconosce il diritto al cittadino affetto da patologia con prognosi infausta, in mancanza di valida alternativa terapeutica, di sottoporsi a trattamenti cosiddetti compassionevoli, anche se non sottoposti a sperimentazione''.
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