Ci sarebbero ancora 41 persone da rintracciare: che non vengono considerate disperse in mare, ma che potrebbero essere tra i sopravvissuti non conteggiati oppure, purtroppo, rimasti intrappolati nella parte sommersa dello scafo. A 24 ore dall'incidente, infatti, ancora nulla di definitivo si sa per quanto riguarda il numero di chi non risulta dagli elenchi dei sopravvissuti soccorsi e fatti rientrare alle proprie abitazioni o ospitati negli alberghi. Il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi in serata dichiarato: ''Delle 4.232 persone che, secondo gli elenchi forniti, erano a bordo della nave al momento ne sono stati rintracciati 4.191. La verifica fra gli elenchi va avanti: è un lavoro lungo che ritengo si protrarrà fino a stanotte''. E il sindaco dell'Isola del Giglio, Sergio Ortelli, spera che il bilancio delle vittime non salga ulteriormente: "Prima di 24 ore non si potrà dire nulla di sicuro. Io continuo a sperare. Per ora non si può dire nulla. Il conto non torna e la compagnia sta riconteggiando - ha spiega Ortelli -. E' possibile che qualcuno, addirittura un gruppo consistente di persone, sia stato soccorso in mare e trasportato direttamente sulla costa. Nella parte squarciata della nave l'acqua non era alta, e la Costa si è inclinata lentamente, quindi c'é stato tempo per scappare". Di certo c'e' che in mare non si sono trovati altri corpi che quelli delle tre vittime, anche perché la zona dove la nave si è ''spiaggiata'' e' stata ispezionata da sub, elicotteri e imbarcazioni. Diverso il discorso per l'interno della nave: il personale speleo-alpino-fluviale dei vigili del fuoco ha ispezionato i ponti che sono fuori dall'acqua, che sono pero' in verticale, viso che la nave e' capovolta a quasi 90 gradi. Non è stato, invece, ancora possibile entrare nella parte sommersa per motivi di sicurezza. Pertanto tutta quella zona che è stata riempita d'acqua dovrà essere controllata, presumibilmente dopo che saranno state aspirate le oltre duemila tonnellate di gasolio che sono presenti nei serbatoi della Concordia. Le difficoltà di contare tutti i naufraghi sono state dimostrate dalla storia di quattro turisti americani: dati inizialmente per dispersi erano in realtà ancora all'isola del Giglio e sono partiti senza problemi con il traghetto per Porto Santo Stefano. Le operazioni dei sommozzatori, che oggi hanno dato esigo ''negativo'', riprenderanno domani con le prime luci dell'alba. (ANSA)
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