“La variante al piano urbanistico di Castello non introduce alcuno sconto ai privati, l’opposizione diffonde fake news estive e dopo tanti anni di presenza in Consiglio comunale non è ancora in grado di leggere gli atti”. Così l’assessore all’Urbanistica del Comune di Firenze Giovanni Bettarini in merito alle affermazioni dei consiglieri Grassi, Collesei, Trombi, Verdi e Rossi sul parco di Castello. “Il vecchio Pue – ha spiegato Bettarini - non prevedeva affatto la gestione del parco a carico del privato, ma la concessione al privato del solo laghetto, ora non più previsto. La convenzione del 2005 stabiliva infatti l’assegnazione in concessione d’uso gratuito del laghetto al privato per 66 anni, con uso esclusivo delle acque per fini ludici–ricreativi e relativi vantaggi economici per il privato. La gestione non era estesa all’intero parco pubblico, ma a una porzione limitata alla zona del laghetto artificiale, di eventuale realizzazione e di dimensioni da definire. Aver eliminato questo aspetto nella convenzione della variante al Pue non equivale quindi a un risparmio per il privato, ma al contrario a un minor vantaggio, non essendo più previsto l’utilizzo in via esclusiva di uno spazio pubblico. Sarebbe importante che i consiglieri di opposizione mettessero maggiore attenzione nella lettura degli atti, in modo da evitare di diffondere fake news senza alcun fondamento”.
Questo i comunicato delle opposizioni al quale ha replicato l'assessore Bettarini:
"Leggendo la delibera della variante urbanistica, approvata d'imperio dalla Giunta comunale, si scopre che il parco a Castello, i famosi 80 ettari, non sarà più gestito a spese del privato per almeno 66 anni. - affermano i Consiglieri comunali dei gruppi Firenze riparte a sinistra e MDP - Articolo 1, Tommaso Grassi, Stefania Collesei, Giacomo Trombi, Donella Verdi e Alessio Rossi - La nuova convenzione, che se verrà firmata dal privato sostituirà in toto quella originaria del 2005 e tutt'ora vigente, viene assai stravolta e già adesso è chiara la contropartita attorno al quale gira l'accordo che prevede la riduzione dei metri quadrati di costruito."
"Cambia il colore dell'amministrazione ma le modalità tra Roma e Firenze paiono non essere così diverse. Infatti se a Roma la sindaca Raggi è stata pesantemente attaccata anche dal Pd per la drastica riduzione delle opere pubbliche previste nell'accordo per il nuovo stadio a Tor di Valle, qui rischia di essere una situazione similare. Dispiace che la Giunta non abbia voluto neppure far passare formalmente l'atto dal Consiglio comunale e su questo, come già annunciato, continueremo la nostra battaglia nelle aule del Comune" aggiungono gli esponenti di opposizione.
"Infatti se l'obiettivo di ridurre le volumetrie può apparire condivisibile e senza dubbio auspicabile, se questo viene fatto e autorizzato dal Comune eliminando opere pubbliche a carico del privato significa anche fargli un gran piacere. Certo dopo che l'area di Castello è diventata strategica per poter risolvere i problemi dell'orientamento del nuovo aeroporto e per la costruzione dello stadio a Novoli, potendo dare una soluzione al trasferimento del centro alimentare polivalente, riteniamo che il dubbio possa sorgere. Infatti l'eliminazione dell'onere di gestione del parco di Castello da 80 ettari equivale a far risparmiare alla proprietà diverse decine di milioni di euro che andranno a finire sulla testa dell'amministrazione comunale, che sarà sicuramente in difficoltà a reperire qualche milione di euro per ogni anno di gestione. Non ci si venga poi a dire che bisognerà costituire una società per la gestione con privati interessati ad investire con nuove strutture redditizie nel parco. Sembra un libro già scritto ma su cui l'impegno nostro sarà massimo per fare chiarezza, non fare alcun piacere alla proprietà e rendere tutto assolutamente trasparente e senza favoritismi" concludono Grassi, Collesei, Trombi, Verdi e Rossi.
La Convenzione tra il Comune di Firenze e l’operatore privato fu sottoscritta il 18/4/2005
Il testo dello schema della nuova Convenzione è stato adottato dalla Giunta il 26/6/2018 e pubblicato sul BURT l’ 11/ 7 /2018 .
Entro 85 giorni dalla data di pubblicazione si possono presentare osservazioni . ( ovvero entro il 3 ottobre ).
Oggetto della conferenza stampa è il Parco e la comparazione tra la Convenzione del 2005 e quella del 2018, che sostituisce integralmente quella del 2005
2005
Estensione : 80 ettari
Concetto : “ La realizzazione del Parco Urbano costituisce momento di qualificazione e valorizzazione complessiva dell’intera area del PUE di Castello. Il Parco infatti costituisce elemento essenziale per assicurare qualità urbana all’intero complesso “.
Modalità : Il Parco sarà realizzato dagli operatori ,il progetto definitivo sarà predisposto dagli operatori per un costo complessivo di 10 milioni di euro + aggiornamento ISTAT a scomputo oneri di urbanizzazione secondaria e approvato dall’Amministrazione
Laghetto : Sarà realizzato un laghetto artificiale destinato ad usi turistici, ludici, sportivi a fini di interesse pubblico, con servitù perpetua a favore degli operatori per l’attingimento dell’acqua al fine di alimentare le reti antincendio e di irrigazione dell’insediamento.
Affidamento in Concessione : l’affidamento in concessione d’uso sarà gratuito e avrà una durata minima di 66 ( sessantasei ) anni ; la concessionaria si assumerà ogni onere per la gestione delle opere e degli impianti previsti dal progetto.
2018
Estensione : 80 ettari , configurazione “ leggermente diversa “ !!!
Concetto : il progetto del Parco dovrà prevedere zone adeguatamente attrezzate al fine di svolgere la funzione di verde di quartiere nella misura corrispondente alla dotazione del DM 1444/68 ( verde di standard , 15 mq ad abitante )
Modalità :Il Parco sarà realizzato dagli operatori, il progetto definitivo sarà predisposto dagli operatori per un costo complessivo di 11,97 milioni di euro +aggiornamenti ISTAT entro 24 mesi dalla stipula della convenzione e approvato dall’Amministrazione
Laghetto : SCOMPARSO
Affidamento in concessione : SCOMPARSO
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