Fiorentina - Milan: risultato finale 2 a 2

 In una bella domenica di primavera Fiorentina e Milan si affrontano nel lunch match domenicale. Splendida la cornice di pubblico, lo stadio Artemio Franchi di Firenze è gremito in ogni ordine di posti. Montella recupera a sorpresa Stevan Jovetic che parte titolare dal 1'.

Queste le formazioni ufficiali di Fiorentina – Milan, gara valida per la 12a giornata del girone di ritorno del Campionato di Serie A 2012 – 2013.

Fiorentina (4-3-3): Viviano, Roncaglia, Tomovic, Savic, Pasqual, Aquilani, Pizarro, Borja Valero, 11 Cuadrado, Jovetic, Ljajic. A disp. Neto, Compper, Sissoko, Lupatelli, Larrondo, Llama, Migliaccio, Wolski, Bernardeschi, Toni, Romulo. All. Montella.

Squalificati: Gonzalo Rodriguez. Diffidati: Jovetic, Pasqual, Savic, Tomovic. Indisponibili: Camporese, Hegazy, El Hamdaoui, Mati Fernandez, G. Rossi.

Milan (4-3-3): Abbiati, Abate, Mexes, Zapata, De Sciglio, Montolivo, Flamini, Muntari, Boateng, Balotelli, El Shaarawy. A disp: Amelia, Gabriel, Robinho, Nocerino, Pazzini, Niang, Costant, Bojan, Bonera, Yepes, Antonini, Zaccardo. All. Allegri.

Squalificati: nessuno. Diffidati: Balotelli, Boateng, De Jong, El Shaarawy, Yepes, Zaccardo, Zapata.

Arbitro: Paolo Tagliavento della sezione di Terni. Assistenti Marzaloni e Padovan, giudici di porta Giannoccaro e Doveri, quarto uomo Marrazzo.

Inizia la sfida, dà il calcio d'inizio la Fiorentina che al 2' di affaccia in area rossonera con un cross di Pasqual, ma è troppo su Abbiati che blocca la sfera.  Sono passati 5' di gioco e il Milan non è ancora riuscito a superare la metà campo. Cross di Abate al 7' sul quale la difesa Viola non è attentissima, ma riesce a sbrogliare, pochi secondi dopo gol annullato a Balotelli per posizione irregolare.  Dopo la fase di studio iniziale, i rossoneri sembrano aver preso le misure alla Fiorentina ed adesso l'incontro è decisamente equilibrato. Chiusura di Pasqual su Flamini al 13'.  Al 14' Pizarro perde malamente palla, Montolivo s'impossessa della pallone e fredda Viviano con un preciso tiro a fil di palo. Fiorentina 0 – Milan 1. La Fiorentina accusa il colpo e i giocatori Viola hanno perso la sicurezza mostrata fino allo svantaggio. Al 24' Balotelli conquista una punizione da 30 metri, calcia lo stesso, ma la palla termina alta. Al 26' tiro dalla distanza di Muntari, Viviano blocca facilmente. Al 28' brutto intervento di Muntari su Jovetic, ma Tagliavento ritiene di non ammonire il rossonero. Sulla posizione conseguente Pasqual sfiora il palo alla sinistra di Abbiati (29'). Savic esce claudicante dal campo, al suo posto subentra Compper (30').  Piove sul bagnato in casa Viola, inspiegabile come mai Cuadrado sia spesso ignorato dai compagni quando si trova smarcato: il colombiano è l'unico che riesce a saltare l'uomo, mentre Ljajic e Jovetic stanno disputando una partita decisamente sotto le loro possibilità. Al 34' Viviano compie un'ottima parata su un colpo di testa ravvicinato di El Shaarawy, pochi secondi dopo Jovetic, su punizione, impegna severamente Abbiati (35'): primo acuto vero della partita (Montolivo ammonito per aver stoppato il contropiede Viola).

Espulsione per Tomovic al 39' per una presunta gomitata su El Shaarawy, decisione che pare assai dubbia. Scoppia la bagarre in tribuna autorità, insulti a Galliani e suo figlio. Pasqual dal limite al 43', para Abbiati. Giallo per Cuadrado al 44'. Allo scadere giallo per Muntari, poi Romulo prende il posto di Jovetic che abbandona la partita. Aquilani di testa in area non riesce a deviare, proteste per una spinta (46'). Dopo 2' di recupero termina il primo tempo. 

Ci si prepara per la ripresa, nell'intervallo i replay della azione che ha causato l'espulsione di Tomovic dimostrano che la decisione di Tagliavento è semplicemente oscena. Galliani ha avuto il coraggio di parlare di Campionato falsato la scorsa settimana: ha proprio ragione, ma da che pulpito viene la predica...Il Milan ritarda sensibilmente il rientro in campo per il fischio d'inizio della ripresa. Alle 13:40 i rossoneri si degnano di entrare in campo: salva di fischi dagli spalti e cori "buffone, buffone" indirizzati a Tagliavento. Nocerino prende il posto di Muntari; nessun cambio nei Viola (che ne hanno già operati due). Finalmente alle 13:42 comincia il secondo tempo. Fallo su Borja Valero al 4', Tagliavento non prende provvedimenti. La Fiorentina prova ad affacciarsi in area rossonera, ma l'attacco è assai leggero, inspiegabile la scelta di sostituire l'infortunato Jovetic con Romulo, visto l'andamento della gara sarebbe stato opportuno mettere in campo Luca Toni, ma Montella, evidentemente, non la pensa in questo modo.  Non si riesce a trovare una chiave di volta efficace, scocca il 15' e non si registrano episodi degni di nota.  Al 17' un tiro cross di Montolivo viene deviato da Flamini per il 2 a 0 del Milan. Al 20' Ljajic semina il panico in area avversaria, Nocerino (ammonito) lo stende e Tagliavento assegna il calcio di rigore. Calcia Ljajic e porta la Fiorentina sull'1 a 2.  Tagliavento al 22' ammonisce Aquilani che protesta per una punizione assegnata ai rossoneri, calcia la stessa Balotelli che sfiora il primo palo.  Al 26' giallo per Balotelli. Al 27' Cuadrado aggancia splendidamente in area e viene steso da De Sciglio in area: calcio di rigore. Calcia Pizarro che, malgrado Abbiati intuisca la direzione del tiro, porta la Fiorentina sul 2 a 2.  Lo stadio è una bolgia. Al 33' fuori Flamini, dentro Niang. Giallo per Roncaglia al 36', poi fuori Ljajic e dentro Migliaccio. Al 38' fuori Boateng, dentro Pazzini. Scocca il 45', Tagliavento non espelle Balotelli per un fallo su Pizarro tirando fuori il secondo giallo. Vengono assegnati 3' di recupero.

Termina la partita, la Fiorentina saluta la Champions League, ma la direzione arbitrale è stata inequivocabilmente insufficiente. In molti si domandano come si possa continuare a seguire questo calcio che ha perso completamente di credibilità, rivogliamo la domanda a quei fenomeni da baraccone che, strenuamente, si battono contro la moviola in campo ed altri accorgimenti che favorirebbero la regolarità dei campionati. Evidentemente, dato che vincono sempre i soliti noti, un motivo c'è ed appare assai palese.