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Incontro Comune-Schmidt

Stop alle lunghe code per entrare agli Uffizi

Immagine articolo - Il sito d'Italia

“Basta code all’ingresso degli Uffizi, uno dei problemi storici della celebre Galleria fiorentina”.

E’ questa la promessa fatta dal nuovo direttore Eike Schmidt (nella foto) ai componenti della Commissione cultura di Palazzo Vecchio, presieduta da Maria Federica Giuliani, che hanno incontrato il nuovo direttore della galleria. Tra gli obiettivi primari di Schmidt c’è proprio “l’abbattimento delle code all’entrata. Riguardo alla logistica, l’uso delle tecnologie ed anche una diversa organizzazione delle visite”. Un incontro di due ore molto importante, ricco di progetti e sinergie future.
All’indomani dei dati diffusi dal Mibact che vedono il 2015, “l’anno d’oro dei musei italiani” con 43 milioni di visitatori, 6% in più, chiudersi con dati assolutamente positivi rispetto alla fruizione dei musei e che vedono la Galleria degli Uffizi al terzo posto nella top ten dei siti più visitati, con 1.971.596 di visitatori, al sesto posto il Circuito Museale Boboli e Argenti con 863.535 visitatori. “Per la storia del nostro Paese è il miglior risultato di sempre, un record assoluto per i musei italiani” ha aggiunto il ministro Dario Franceschini.
“Un museo in costante trasformazione – ha sottolineato la presidente della Commissione cultura Maria Federica Giuliani – ma che non ha mai chiuso, conciliando le opere per i Nuovi Uffizi con le esigenze dei tanti visitatori, il progetto di ampliamento intrapreso dal 2011 e per il cui completamento il ministero ha recentemente stanziato 18 milioni. Al tempo stesso, con l’accorpamento di altri importanti musei dell’ex polo fiorentino, quelli collocati nel complesso di Palazzo Pitti e cioè la Galleria Palatina, la Galleria di Arte Moderna, la Galleria del Costume, i musei degli Argenti, delle Porcellane e delle Carrozze e il giardino di Boboli e il Corridoio Vasariano, la galleria di autoritratti più famosa al mondo, si ricreerà un percorso unico al mondo. L’idea, da concretizzare nei prossimi mesi, è proprio questa “Il percorso del Principe” che da Palazzo Vecchio porta fino a Palazzo Pitti attraverso gli Uffizi”. 
Per il neo direttore Schmidt cercare mecenati, anche all’estero, non è una novità, la ricerca di finanziatori per il sostegno della cultura è un atto dovuto, non si tratta di andare a chiedere l’elemosina con il cappello in mano, ma di affiancare un ruolo manageriale a quello scientifico. Questo oggi è reso possibile grazie all’Art Bonus, che riconosce un credito d'imposta pari al 65% per quanti effettuano donazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico, e che con la legge di stabilità e stata resa una misura stabile proprio per invogliare i moderni mecenati della cultura. Il direttore ha illustrato ai consiglieri della Commissione cultura le tante idee sulle quali sta lavorando riguardano la logistica, l’uso delle tecnologie ed anche sulla diversa organizzazione delle visite. Cene e ricevimenti sì, ma non nelle sale che sono dedicate alla fruizione pubblica e che tali devono rimanere. Rispondendo alle domande sul nuovo assetto del museo, dotato di autonomia gestionale e finanziaria dalla riforma Franceschini, il direttore ha spiegato di ritenere “Importante la riunione delle due qualifiche di manager e storico dell’arte in una figura unica”. Il direttore ha ribadito l’importanza di lavorare su vari piani: comunali, regionali, nazionali e internazionali ma cerchiamo di portare le persone a vederle qua le nostre opere, invece che mandarle in giro. Certo, i prestiti per le mostre internazionali si continueranno a fare, ma vedremo con grande attenzione quali e caso per caso. Inoltre c’è una serie di opere cosiddette ‘tipiche’ degli Uffizi per cui sarà sempre esclusa questa possibilità”. Il direttore ha, inoltre, evidenziato, come annunciato dal Ministro Franceschini, che moda e cultura sono facce di una stessa medaglia di creatività, bellezza ed arte che caratterizzano il nostro paese, ed il patto della moda tra Pitti e Uffizi orientata su Palazzo Pitti, Boboli e Pagliere va in questa direzione. I fondi del fashion serviranno al direttore per portare a termine il progetto di ammodernamento della Galleria della Moda e del Costume, confermando che vi sono spazi senza quadri che possono essere messi a disposizione anche per le sfilate. Attenzione particolare rivolto alle persone diversamente abili per le quali sono allo studio e sono stati realizzati percorsi dedicati.

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