Dopo l'omicidio di ieri in via della Condotta in cui è rimasto vittima Nodar Lomadze, cittadino georgiano di 33 anni, continuano a ritmo serrato le indagini da parte della squadra mobile di Firenze. Da quanto si apprende, il delitto è avvenuto in seno alla comunità georgiana, sembrerebbe per motivi legati alla spartizione di un bottino. Lomadze, infatti era già conosciuto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, lo scorso 12 gennaio era finito dietro le sbarre per tentato furto aggravato. Scarcerato il 14 giugno doveva ottemperare ad un ordine di espulsione emesso dal questore.
Ieri pomeriggio era in compagnia dello zio, georgiano di 55 anni, quanto ha trovato in strada i suoi aggressori. Sono saliti nell'appartamento e dopo poche parole gli uomini sono passati alle vie di fatto. Hanno preso due coltelli che erano in casa e si sono scaraventati su Lomadze con violenza inaudita. Scene da macelleria messicana. Lo zio è intervenuto per difendere il nipote e ha avuto la sua dose di coltellate, soccorso dopo l'accaduto è stato trasportato all'ospedale di Careggi. Le sue condizione sono migliorate, è fuori pericolo di vita.
Le donne, allarmate dalle urla, hanno assistito alla scena finale del delitto. Dopo aver offerto da bere agli ospiti, sono entrate nell'altra stanza, come impone il rigido protocollo georgiano.
Gli aggressori poi si sono dileguati mischiandosi ai turisti in piazza della Signoria. Uno di loro è rimasto ferito durante la colluttazione e ha perso una scarpa, numero 39, durante la fuga. All'interno dell'abitazione è stato ritrovato uno dei coltelli utilizzati.
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