"Non possiamo dare alcun giudizio nel merito di un caso che è oggetto di indagine" ma "se confermato si tratterebbe di un fatto gravissimo che riguarda una delle istituzioni più amate e rispettate del Paese. Se fosse vero sarebbe imperdonabile che il comportamento di uomini macchi la divisa, minando un rapporto di fiducia fondamentale". Con queste parole il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha commentato il caso delle due studentesse americane che accusano due carabinieri di violenza sessuale.
"Esprimo piena fiducia nei carabinieri che sono i primi ad avere interesse in un accertamento pieno della verità" ha detto Nardella, aggiungendo che "milioni di stranieri affollano la nostra città per studio, lavoro e turismo e devono sapere di poter contare totalmente sulla protezione delle forze di polizia - ha aggiunto il sindaco - e questa è una ragione in più per un'indagine accurata e rapidissima che accerti l'accaduto". "Firenze - ha concluso il sindaco - è sempre stata e continuerà ad essere una città sicura, vivace e accogliente e le istituzioni sono sempre vicine a tutti i cittadini".
Sulla vicenda è intervenuto anche il governo italiano, con il viceministro agli esteri Mario Giro, che, ospite alla festa dell'Unità, si è detto "certo che le autorità faranno presto tutta la chiarezza possibile su questo caso, che non solo è da condannare ma ci rattrista moltissimo". Una vicenda, ha aggiunto Giro, che "se fosse vera sarebbe gravissima". Inoltre, ha concluso il viceministro, "a Firenze ci sono tanti ragazzi americani" e "a queste persone deve essere assicurata la sicurezza al 100%".
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