"Riccardo è morto umiliato, picchiato e soffocato. E' stata una tortura. Che ci querelino". Lo scrivono in una lettera i familiari di Riccardo Magherini, il quarantenne morto a Firenze a marzo in Borgo San Frediano mentre veniva arrestato dai carabinieri. Il pm ha chiuso le indagini che vedono quattro carabinieri e tre sanitari accusati di omicidio colposo. "Riccardo - continua la nota della famiglia - è stato preso a calci mentre si trovava steso a terra, già ammanettato in posizione prona chiedendo disperatamente aiuto. Lo documentano i video girati, i testimoni presenti, le lesioni riportate. Lo documenta lo stesso pm che lo ha scritto in una mail inviata al nostro difensore dove rappresenta la determinazione a portare a giudizio quei calci". "Riccardo avrà un processo - è scritto ancora - Dal capo di imputazione si comprende bene il 'dispiacere' del pubblico ministero che è stato 'costretto' a farlo". "Sarà un processo durissimo - concludono i familiari - Ma tutti dovranno capire come verrà amministrata la Giustizia nel nostro Paese in un caso come questo. I carabinieri sono stati indagati solo dopo la nostra denuncia. Non siamo disponibili ad essere presi in giro".
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