È stato catturato in Svizzera un trafficante internazionale di droga. Si tratta di un cittadino italiano di 49 anni. Un volto già noto agli inquirenti almeno dalla scorsa estate quando il 15 giugno 2010 all'aeroporto di Malpensa, al suo rientro dalle Filippine, finì per la prima volta in manette dopo essere stato pizzicato con mezzo chilo della droga sintetica shaboo. Dal sud-est asiatico l'uomo esportava infatti lo stupefacente che poi immetteva nei mercati italiani e svizzeri. Gli ingenti guadagni di denaro venivano infine depositati su conti aperti nel Paese Elvetico. Prima arrestato e poi messo ai domiciliari con divieto di espatrio, l'uomo si era rifugiato in Svizzera. Al momento del suo arresto gli investigatori lo hanno sorpreso in una banca di Lugano dove stava prelevando un milione di Franchi Svizzeri (poco meno di 1.000.000 di euro) dal suo conto corrente; somma con la quale, insieme a diversi documenti falsi rinvenuti e sequestrati, avrebbe definitivamente lasciato il territorio europeo per darsi alla latitanza. La Polizia del Canton Ticino, i Servizi di Polizia che si occupano dei Reati Finanziari e la Polizia Antidroga Elvetica, in stretta collaborazione con personale della VI Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Firenze (che aveva condotto le indagini in Italia), hanno provveduto a fornire tutti gli elementi necessari all'Autorità Giudiziaria d'oltralpe che ha decretato l'arresto dell'italiano per riciclaggio di denaro provento dell'attività di spaccio di droga
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