Trionfo del portoghese Alberto Rui Faria Da Costa nella prova più attesa dei Mondiali di Ciclismo Toscana2013, la Gara in linea Uomini Elite: il portoghese classe ’86 (tre tappe al Tour e due Giri di Svizzera nel palmarès), noto semplicemente come Rui Costa, ha battuto di poco, in una volata a due, lo spagnolo Joaquin Rodriguez. Terza piazza per l’altro spagnolo Alejandro Valverde (bronzo come un anno fa), che ha preceduto nella volata per il bronzo l’azzurro Vincenzo Nibali.
La prima fuga di giornata, dopo la partenza sotto la pioggia dal centro di Lucca, vede protagonisti il ceco Barta, il tunisino Chtiouoi, l’austriaco Brandle, il polacco Huzarski e il venezuelano Godoy (il più giovane fra i 208 in gara). I cinque toccano un vantaggio massimo di 8’10” poco prima dell’ingresso nel circuito di Firenze, dopo 106 chilometri di gara: l’ultimo a cedere è Huzarski, dopo circa 220 di fuga. Intanto, fin dai primi giri del circuito, il forcing della Nazionale italiana provoca selezione nel gruppo, che via via si assottiglia. Nelle prime tornate fioccano i ritiri eccellenti: a causa di alcune cadute, devono lasciare la corsa Horner, Evans, Daniel Martin, Wiggins, Van Garderen, Samuel Sanchez e Nicolas Roche, mentre nel quarto giro abbandonano anche Froome e Nairo Quintana, staccati dal gruppo principale. Alla settima tornata, quando finalmente cessa la pioggia, si muove Giovanni Visconti, che raggiunge Huzarski. Poco dopo, in discesa verso il traguardo, cadono Paolini, Scarponi e Nibali, con gli ultimi due che riescono tuttavia a rientrare nel gruppo principale. Al penultimo passaggio nel centro di Fiesole, Visconti e Huzarski vengono riassorbiti dal gruppo, che torna compatto (una quarantina di unità) e lo resta anche all’inizio dell’ultimo giro. Sull’ascesa verso Fiesole attacca Nibali, che resta al comando con il solo Joaquin Rodriguez, raggiunti in fondo alla discesa da Valverde e Rui Costa. Sono loro quattro a giocarsi la vittoria: Rodriguez attacca, Valverde marca Nibali, mentre Rui costa, in vista dell’ultimo chilometro, va ad agganciare Rodriguez quando mancano 500 metri, per poi batterlo in volata e regalare al Portogallo la prima maglia iridata nella storia dei Mondiali di Ciclismo. A premiare i primi tre, sul podio, sono stati il neo Presidente Uci Brian Cookson e il Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie con delega allo Sport Graziano Delrio.
Queste le dichiarazioni degli uomini a podio:
Alberto Rui Costa (POR): “Oggi ho realizzato un sogno. Non me ne rendo ancora conto, ma avrò tempo per realizzarlo. Onestamente non pensavo, stamattina, di poter vincere, ma quando nel finale ci siamo ritrovati in quattro, allora ho capito che potevo farcela. Sapevo che Rodriguez era il meno veloce in volata e avrebbe attaccato prima: io ho atteso il momento che reputavo migliore, così ho attaccato deciso e l’ho ripreso. Quando l’ho raggiunto mi ha detto di passare, ma io me ne son guardato bene: volevo tirare il fiato per la volata, ed è andato tutto alla grande. Sono orgoglioso di quel che ho fatto, anche per il mio Paese”
Joaquin Rodriguez (SPA): “Non posso essere felice per questa medaglia: sia io che Alejandro abbiamo un grande palmarès, ma ci manca la maglia iridata. Oggi ci siamo andati vicinissimi, ma evidentemente doveva essere la giornata della vita per Rui Costa. All’ultimo chilometro credevo di farcela, ma quando l’ho visto rientrare su di me ho capito che non ce l’avrei fatta. Ho provato ad innervosirlo, ma non è bastato”.
Alejandro Valverde (SPA): “Dopo 270 chilometri di gara, le gambe sono quelle che sono. Tattica sbagliata? Non credo, abbiamo fatto quello che dovevamo. Non ho sottovalutato Rui Costa, corriamo nella stessa squadre e lo conosco bene, ma quando lui è scattato, Nibali ha provato a seguirlo senza riuscirci, e per me è stato ancora più difficile”.
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