Ieri è stata approvata dal Consiglio Comunale di Firenze (su 31 votanti 22 favorevoli, 7 astenuti e 2 contrari) la delibera dell’assessore allo sviluppo economico Federico Gianassi sul piano straordinario per tavolini e sedie fuori dai locali.
Entro pochi giorni verrà approvato anche il disciplinare tecnico dalla Giunta e sarà possibile da parte degli esercizi di somministrazione e affini presentare le domande. Il Consiglio ha inoltre approvato un emendamento presentato dall’assessore che recepisce alcuni suggerimenti avuti in questi giorni dal gruppo Pd e da altre forze politiche e che prevede la possibilità di presentare progetti unitari da parte dei Centri Commerciali Naturali (Ccn) e che toglie i limiti dell’ampliamento del 25% e del 50% (rispetto al suolo pubblico già concesso) nel caso in cui vengano presentati progetti su piazze e aree verdi o di pedonalizzazione della strada e della piazza perché comunque questi dovranno poi passare al vaglio dell’Amministrazione comunale.
“Questa delibera è una risposta specialistica e temporanea, emergenziale, che si aggiungerà ad altre misure – ha spiegato Gianassi ai consiglieri –. Firenze oggi soffre fortemente questa crisi provocata dal Covid 19 perché è una città dinamica e internazionale caratterizzata da una straordinaria varietà culturale, imprenditoriale, formativa, commerciale e artigianale. Ci sono misure che dipendono da scelte nazionali ed europee e misure che dipendono da scelte locali. Ci sono misure che devono essere realizzate nel lungo periodo, che rappresentano una sfida straordinariamente affascinante su cui siamo tutti coinvolti e ci sono invece misure che vanno fatte nel breve periodo, in emergenza. Questo provvedimento per mettere sedie e tavolini all’aperto è un provvedimento di breve periodo per aiutare la ripartenza” ha aggiunto Gianassi che ha ricordato che si tratta di dare la possibilità alle attività di ripartire in modo più sicuro e con il distanziamento necessario e di permettere anche la ripresa del lavoro del settore e dell’indotto, in questi mesi rimasto fermo, tenendo conto delle esigenze dei residenti. La possibilità di mettere tavolini all’aperto, secondo le linee guida della delibera e le modalità che saranno spiegate nel disciplinare, sarà valida da giugno a settembre con la possibilità di prorogare ad ottobre e riguarda tutta la città. Inoltre, oltre alle attività di somministrazione, viene consentito che partecipino al progetto di utilizzo gratuito di suolo pubblico anche alle attività commerciali e artigianali quando presenteranno progetti unitari o progetti speciali sull’utilizzo di spazi comuni. “Proviamo in tutti i modi a difendere in questo periodo di emergenza un pezzo della nostra economia e della nostra occupazione – ha concluso Gianassi - Ringrazio tutti i consiglieri comunali per il contributo che hanno dato fin dal primo giorno per arrivare all’approvazione di questa delibera, consapevoli tutti della necessità di fare presto e bene per dare prima possibile una risposta ai tanti cittadini che aspettano la possibilità di tornare a lavorare, e ad avere reddito, in sicurezza”.
Aggiornamento del 26 maggio - Tavolini e sedie all’aperto, c’è anche il disciplinare e da domani sarà possibile presentare le domande. Il giorno dopo l’approvazione in Consiglio comunale della delibera dell’assessore allo sviluppo economico Federico Gianassi sul regolamento straordinario, è stato approvato anche l’insieme di regole necessarie alle attività per partire.
“Abbiamo predisposto un disciplinare snello – ha spiegato Gianassi – e siamo in grado di dare il via al piano straordinario per mettere fuori dai locali sedie e tavolini. Abbiamo lavorato a tempo di record alla delibera e al disciplinare per dare la possibilità il prima possibile alle attività di somministrazione, e in certi casi anche a commercianti e artigiani, di ripartire in sicurezza”.
Ferme restando tutte le linee guida stabilite in delibera per ampliare la concessione gratuita di spazi all’aperto per ristoranti, bar e per attività di somministrazione, compresi i limiti e le casistiche già specificate nell’atto approvato dal consiglio ieri (25 maggio, ndr), il disciplinare si concentra sulle modalità tecniche per presentare le domande, alcune delle quali prevedono il rilascio automatico dell’autorizzazione mentre altre necessitano della presentazione della domanda.
- Procedimento per il rilascio della concessione straordinaria di suolo pubblico in forma automatica
Gli esercenti interessati ad ottenere la concessione straordinaria di suolo pubblico utilizzando marciapiedi, tratti di strada ad oggi già pedonalizzata ovvero spazi destinati alla sosta (esclusi quelli concessi nominativamente a soggetti diversamente abili o per esigenze di servizio istituzionali, che non possono essere occupati) sono tenuti a presentare al Comune una comunicazione, compilando un apposito modulo definito da apposita determinazione dirigenziale. Nel caso in cui l’occupazione comporti la soppressione di spazi destinati alla sosta nel centro storico, la concessione, per consentire al Comune di effettuare le necessarie valutazioni complessive sulla gestione delle aree di sosta e di individuare eventuali soluzioni compensative, si intende tacitamente rilasciata qualora il Comune non comunichi la sussistenza di ragioni ostative entro dieci giorni successivi alla domanda.
- Procedimento per il rilascio della concessione straordinaria di suolo pubblico a seguito dell’approvazione di progetti
Gli esercenti interessati ad ottenere la concessione straordinaria di suolo pubblico di progetti unitari, progetti speciali e progetti di pedonalizzazione temporanea del suolo pubblico devono invece presentare al Comune una domanda di concessione, utilizzando lo schema approvato da determinazione dirigenziale, allegando i relativi progetti. Le richieste sono sottoposte al parere della Conferenza dei Servizi composta da un rappresentante delle direzioni attività economiche, mobilità, ambiente e polizia municipale ed al successivo rilascio di autorizzazione espressa.
- Orario di utilizzo delle occupazioni
Le occupazioni in aree soggette a chiusure temporanee potranno essere esercitate, se verranno autorizzate, nei giorni dal giovedì alla domenica con orario dalle 18 alle 24. Al termine dell’orario di utilizzo dell’area pubblica di cui ai precedenti comma, tavoli e sedie devono essere rimossi, potendo invece lasciare le delimitazioni dell’area se presenti.
L’orario di utilizzo invece delle occupazioni per chi è già titolare di concessione è vincolato al rispetto di quanto fissato nell’atto concessorio a cui sono collegati; il titolare deve comunque produrre certificazione da parte del tecnico competente in acustica di conferma del rispetto dei medesimi limiti o, se necessario, individuare ulteriori prescrizioni a tutela del diritto al riposo notturno. L’utilizzo di nuove occupazioni può avvenire fino alle 23 sia fuori che all’interno dell’area Unesco. Gli esercenti che vorranno potranno presentare richiesta di deroga presentando, come da regolamento generale del Comune di Firenze, un piano certificato alla Direzione ambiente che valuterà la richiesta. Inoltre deve essere fatta comunicazione obbligatoria al vicinato (ad esempio attraverso volantini in cassetta) con indicazione di un numero telefonico sempre disponibile per segnalare eventuali problemi ed effettuare un primo tentativo bonario di superamento delle criticità. Tutti i dettagli del disciplinare saranno disponibili da domani sulla rete civica del Comune di Firenze.
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