“Va bene che siamo in campagna elettorale, ma addirittura inaugurare per la seconda volta un'opera già inaugurata nel 2011 mi sembra eccessivo. Davvero un modo vecchio di fare politica, altro che #cambiaverso”. Lo afferma la candidata sindaco di Ncd-Udc, Gianna Scatizzi, in merito al presunto accordo raggiunto per far partire i lavori delle linee 2 e 3 della tramvia addirittura il 5 e 6 maggio prossimi, come riportato dalla stampa. “Ricordo ancora la cerimonia imbastita dal sindaco Matteo Renzi – aggiunge la Scatizzi – in occasione della posa della prima pietra della linea 2 della tramvia, il 5 novembre 2011. In quell'occasione, Renzi promise che l'opera sarebbe stata pronta nel 2014, e che lui e la sua giunta ci mettevano la faccia, sui tempi di realizzazione. Abbiamo visto come è andata. Quando il Pd e la sinistra a Firenze penseranno che sia finito il tempo degli slogan e degli annunci, ce lo comunichino”.
Fa eco il candidato al consiglio Comunale, Emanuele Roselli (NCD): “La sinistra fiorentina e il Pd in particolare - ironizza Roselli - amano le doppie o le triple inaugurazioni di opere infrastrutturali mai iniziate, amano farlo soprattutto in campagna elettorale. Prova ne è il presunto accordo raggiunto per far partire i lavori delle linee 2 e 3 della tramvia addirittura il 5 e 6 maggio prossimi, come riportato dalla stampa. Ricordo in particolare che i cantieri della linea 2, a Peretola, vennero inaugurati il 5 novembre 2011 in pompa magna dal sindaco Matteo Renzi, che disse, ai microfoni delle tv e delle radio: 'Sarà pronta entro il 2014. Rispetteremo i tempi, ci mettiamo la faccia'. Si è visto...”.
“Domenici mise nel programma che tutto il sistema di tramvie doveva essere pronto nel 2004 – ricorda ancora Roselli -. Renzi ha annunciato l'avvio dei lavori una decina di volte, e ha posato la prima pietra della linea 2 quasi tre anni fa; Nardella, che è stato vicesindaco per 4 anni, e ora lo è ridiventato, vuole raccontarci che in piena campagna elettorale verranno risolti per magia dieci anni di problemi. Mi sembra l'ennesima prova di debolezza di un candidato che non sfonda”.
“Quello che mi colpisce è che questo centrosinistra mette la prima pietra con fanfare, brindisi e inaugurazioni – conclude Roselli - ma poi non riesce mai a mettere l'ultima pietra, come dimostrano i casi del bypass al Galluzzo, il parco della musica, il parco delle Cascine e la tramvia. Il 25 maggio i fiorentini metteranno una pietra sopra al centrosinistra e alla loro politica di slogan e annunci”.
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