Si è conclusa la XXIX edizione di BIAF – Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Firenze, con circa 32.000 visitatori nei 10 giorni di mostra a Palazzo Corsini e un incremento di presenze rispetto al 2013 di oltre il 45%.
Molto soddisfatti gli organizzatori e il Segretario Generale Fabrizio Moretti, ma anche gli 88 antiquari italiani e stranieri, le cui opere hanno ricevuto apprezzamenti e offerte.
Ma vediamo nel dettaglio i dati: da sole le preview riservate del 24 e del 25 settembre hanno attirato circa 8.000 visitatori: tra questi collezionisti internazionali, rappresentanti dei musei e delle case d’asta, stampa nazionale e internazionale e appassionati d'arte di tutto il mondo.
I primi 4 giorni (preview e week-end) sono stati 15.000 visitatori per arrivare alla chiusura di domenica 4 ottobre con circa 32.000 presenze e un incremento del 45%.
Il tutto ha avuto inizio il 24 settembre con una preview per la stampa nazionale e internazionale davvero affollata, seguita da una preview VIP per 600 persone (dove per VIP si intendono collezionisti, direttori di Museo, art advisor) e da una cena “black tie” elegantemente allestita all’interno di Palazzo Corsini e gran finale pirotecnico sull’Arno.
Il Maestro Pier Luigi Pizzi che ha concepito gli allestimenti, ha voluto quest’anno “liberare” il Salone del Trono che, in questo modo, per 10 giorni, ha accolto e incantato gli ospiti nei momenti di relax e durante le tavole rotonde che qui si sono tenute.
Come è noto l’artista e collezionista americano Jeff Koons ha inaugurato ufficialmente la 29ma edizione della Biennale, ed è stato un successo.
Altro visitatore illustre è stato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini (2 ottobre), il quale ha dichiarato “Il mondo dell’antiquariato deve essere sostenuto, adesso il Pubblico deve fare la sua parte”.
Come ha ricordato più volte Fabrizio Moretti, Segretario Generale della BIAF, “il mercato dell’antiquariato è nato in Italia così come la figura del mercante d’arte. Altri paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania hanno poi raggiunto importanza sempre maggior tanto da dominare il mercato mondiale. Con questa edizione la BIAF ha dimostrato che l’arte italiana è capace di attirare i collezionisti più esigenti quando è supportata da un Comitato Vetting di eccellenza che ne assicura la selezione”. Moretti afferma di aver ricevuto sia dai collezionisti che dagli espositori molte richieste per trasformare la Biennale in un appuntamento annuale, e non esclude che questa possibilità possa presto avverarsi.
Altro elemento di successo è stato l’accordo stretto con la Fiera Highlights di Monaco di Baviera che ha portato ad esporre a Firenze una rappresentanza di galleristi tedeschi di alto livello. Una felice collaborazione che ha fatto sì che molti collezionisti tedeschi abbiamo deciso di visitare la Biennale di Firenze e la stampa tedesca di recensire l’evento.
Molte trattative iniziate a Palazzo Corsini si stanno concludendo propri in questi giorni e molte altre richiederanno mesi, ma le informazioni che stanno arrivando via mail in queste ore dagli stessi espositori sono ottime, segnaliamo alcune vendite: la Galleria “Scultura Italiana” di Milano ha venduto nove sculture su 18 con interessamenti del J.Paul Getty Museum e del Metropolitan Museum, un risultato che Dario Mottola titolare della galleria ritiene ottimo. Per la Galleria Piva&C di Milano la scultura ha avuto un ruolo importante in questa edizione, una importante vendita è stata quella del gruppo di otto rilievi in marmo raffiguranti profili di imperatori romani e filosofi dello scultore Giovanni Bonazza. Tra le vendite significative effettuate quest’anno la Galleria di Carlo Orsi segnala il gesso di Bertel Thorvaldsen “Ganimede con l’aquila” opera che aveva incantato molti.
Matteo Salomon della SALAMON & Co. Old Master Paintings and Drawings osserva che la manifestazione potrà dare ancora qualche risultato, dato l’alto afflusso di pubblico e il buon livello di contatti durante i giorni di apertura. A BIAF terminata le sue vendite sono arrivate a circa Euro. 500,000.
Che la biennale di Firenze sia stata un grande successo di pubblico e di vendite, con molti clienti italiani ed internazionali attratti dall'alto livello qualitativo delle opere d'arte esposte lo confermano anche Francesca Antonacci e Damiano Lapiccirella che informano di aver venduto tutte le carte di Burri del 1971 presentate al pubblico, alcune suggestive vedute di Roma della prima metà dell'800, un'inedita e affascinante scultura di Attilio Selva del 1916 ma soprattutto il grande successo è arrivato con l'importante e documentato dipinto di Luca Giordano “Gloria di Sant'Andrea Corsini” eseguito per i principi Corsini nel 1682, offerto in vendita per la prima volta, ammirato da tutti e considerata una delle opere imperdibili della mostra, su cui vi sono due serissime trattative, con un'istituzione e con un collezionista. Pure la Galleria di Paolo Antonacci di Roma segnala di aver avuto un ottimo riscontro di vendite a collezionisti italiani e stranieri. Mirco Cattai di Milano, fa sapere di aver avuto un’ottima risposta da parte di clienti interessati all’acquisto e di aver percepito uno spirito più positivo con clienti che hanno acquistato più tranquilli e più sicuri, segno che finalmente qualcosa sta cambiando in Italia.
La città tutta ha accolto la Biennale con grande partecipazione, numerose le mostre e gli eventi di gran livello inaugurate in quei giorni al punto che trovare una camera in hotel per alcuni è stato impossibile.
8.000 sono stati i BIAF magazine consegnati ai visitatori.
In Occasione della Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze è stata esposta l’opera di Dosso Dossi Ninfa inseguita da un satiro, appartenente alla collezione della Galleria Palatina di Palazzo Pitti, il cui restauro è stato reso possibile dalla sponsorizzazione del Dott. Ugo Pierucci. Inoltre sono stati restaurati tre oggetti del Museo Bardini di Firenze: un ornamento di fontana, Arte veneta della seconda metà del XV secolo; una Vera da pozzo, arte veneta della seconda metà del XV secolo e infine un San Giovanni Battista di Giovanni Francesco Delzotto (1470-1537)
L’organizzazione della BIAF sottolinea che il successo della manifestazione è dovuto in buona parte agli sponsors: a quelli che già negli anni precedenti hanno lavorato a fianco della Biennale come Camera di Commercio di Firenze, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e a quelli nuovi come AXA ART Insurance, Salvatore Ferragamo SpA., Banca Federico del Vecchio che hanno voluto credere nella nuova avventura. Tutti insieme hanno dato linfa vitale all’edizione numero 29.
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