Il Comune di Fiesole organizza per venerdì 31 luglio alle ore 21:00 una partita di calcio a undici tra i rappresentanti del comune e i dodici migranti ospiti del Seminario Vescovile di Fiesole che giocheranno, insieme ad alcuni membri del Seminario, all’impianto Poggioloni delle Caldine.
Questa sarà l’occasione per far sentire la vicinanza della popolazione fiesolana a questi giovani che hanno attraversato il deserto e fatto un viaggio così drammatico per arrivare nel nostro paese.
Proprio per questo parteciperanno alla partita Assessori, Consiglieri e dipendenti comunali che affronteranno le Super Aquile della Nigeria.
I dodici migranti si stanno integrando molto bene seguendo un corso di italiano e aiutando il Seminario e il Comune con piccoli lavoretti nel capoluogo.
Sicuramente una partita di calcio è il modo migliore per avvicinare ulteriormente due mondi lontani, ma che possono parlare la stessa lingua, quella universale dello sport e in particolare di una palla che rotola tra 22 giocatori.
La gara è stata pensata e fortemente voluta dall’Assessore ai Servizi ai Cittadini con delega al Sociale, Francesco Sottili che così commenta l’iniziativa: ‘Volevamo far sentire a queste persone la nostra vicinanza e che fanno parte della comunità e quale miglior modo che una partita di calcio in cui alla fine ci scambieremo le maglie.
Il buon esito dell’accoglienza di questi dodici migranti si deve alla collaborazione del Seminario Vescovile e alla riuscita del progetto toscano di ospitare queste persone in piccole strutture che permettono un miglior inserimento nel tessuto sociale. Speriamo che gli abitanti del Comune accorrano numerosi per vedere all’opera in maglietta a pantaloni corti i loro rappresentanti.’
Il Rettore del Seminario di Fiesole, don Gabriele Bandini, che sarà uno degli undici in campo, ha commentato in maniera molto positiva l’iniziativa: ‘La situazione di queste persone non è semplice hanno lasciato tutto, famiglia e affetti per arrivare in un posto sconosciuto e in un’altra cultura. Qui da noi si trovano bene, ma il fatto che la legge gli impedisca di lavorare li fa sentire sospesi e non è certo piacevole.
La partita di venerdì però è importante per conoscere il territorio e soprattutto per sentirsi accolti dalla gente esterna e non solo da coloro che gravitano intorno al Seminario.
Queste iniziative gli permettono di non sentirsi guardati con sospetto, ma invece di essere parte di contesto comune.’
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