“Basta veti; avanti tutta per il completamento delle infrastrutture a Firenze!” E’ la posizione comune del deputato Gabriele Toccafondi e del senatore Riccardo Nencini espressa ieri in occasione di una conferenza stampa convocata insieme al consigliere della Città Metropolitana Marco Sempolici per fare il punto sul tema delle infrastrutture nel capoluogo toscano.
“Le opere pubbliche sono necessarie e vanno fatte senza più indugi o ritardi, presto e bene – hanno osservato i due parlamentari – e quindi le tramvie vanno completate, tutte, sia verso Bagno a Ripoli che verso Sesto e Campi Bisenzio. Altrimenti avremo una rete tramviaria monca e quindi inutile. Così come va completato il tratto di Alta Velocità, per evitare che i treni da Roma e Milano si fermino solo a Bologna, e va terminata la terza corsia autostradale sulla A1. Quanto all’aeroporto di Peretola, ora che tutti i bolli sono stati messi su tutte le carte, occorre partire coi lavori’’. ‘’E nessuno – proseguono rivolgendosi al ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli - tocchi i finanziamenti che ci spettano perché, per dirla con Bud Spencer, "altrimenti ci arrabbiamo". Tanto più che nell'area di Castello lasciata libera con la nuova pista, sorgerà il nuovo stadio della Fiorentina su cui ora, e ci rivolgiamo a tutti i protagonisti della vicenda, non ci sono più scusanti. Firenze è una città europea e deve avere la testa proiettata al futuro. Questo significa non chiudersi per specchiarci nel nostro inimitabile passato, ma far tesoro delle nostre radici per andare avanti”.
Entrando nello specifico di ciascun argomento viene ricordato che i fiorentini hanno scelto nel 2004 il sistema delle tranvie. “Oggi questo sistema è funzionante a metà, finanziato solo per metà e collega solo la parte nord ovest del territorio fiorentino. Per questo occorre trovare le risorse necessarie per completarlo, far partire i lavori, realizzare e portare a termine l'intero progetto collegando con la tramvia anche il centro e la parte sud est del territorio.” Hanno ricordato Toccafondi e Nencini - “La linea 1, la prima ad essere stata attivata, funziona (media mensile dei passeggeri è stata di 1.400.000 passeggeri per un totale annuo di oltre 16.000.000), con il sistema delle tre linee realizzate a pieno regime è facile ipotizzare un fortissimo abbassamento del traffico privato e del conseguente inquinamento come dimostrato in questi giorni dopo l'inaugurazione delle Linea 2. Dunque ora la sfida è quella di completare l'opera.”
Fra gli argomenti si è parlato anche dell'Alta velocità che consente di collegare Firenze con Milano e con Roma in un’ora e mezza e con Bologna in 30 minuti. “Firenze non può fare a meno di questo strumento di collegamento veloce, ma oggi, per l'AltaVelocità nazionale, Firenze rappresenta un ‘nodo’, in quanto non c’è certezza sulla realizzazione della stazione che consenta un attraversamento veloce come già è invece funzionante a Bologna. Questa incertezza produce tra i suoi effetti negativi quello di non permettere alla stazione di Santa Maria Novella di avere altri spazi per far fermare nuovi treni ad alta velocità e consentire ulteriori collegamenti. E questi nodi o vengono sciolti rapidamente oppure saltano. Nello stesso tempo non si possono liberare chilometri di linee ferroviarie per aumentare i treni locali che potrebbero rappresentare una vera linea metropolitana che attraversa la città e la collega con i comuni della cintura.”
Infine Toccafondi e Nencini hanno ricordato la necessità di completare in tempi rapidi la terza corsia della A1 “per essere funzionale e rappresentare di fatto la "circonvallazione" dell'area fiorentina con la terza corsia da Incisa a Barberino e deve essere ancora più economica per i pendolari. Era un buon inizio lo sconto del 20% sul pedaggio dei pendolari sulla stessa tratta per almeno 40 passaggi, ma dal 31 dicembre questa facilitazione è scaduta e occorre ripristinarla al più presto e, se possibile, aumentare lo sconto. Infine anche i dati sullo scalo di Peretola confermano la positività del trend e gli arrivi negli ultimi 16 anni sono aumentati complessivamente del +65,7%, con un aumento della media annua del +3,2%. Dei 150 milioni assegnati all’aeroporto di Peretola, 50 sono stati prorogati da norme legislative fini a tutto il 2019, gli altri 100 milioni non sono nella disponibilità del mir ma sono nel bilancio di Enac. 63 milioni dei 100 derivano peraltro da fondi in economia che una vecchia legge destinava agli aeroporti. Un’ultima questione: il ministro Toninelli sostiene che manchi il decreto interministeriale sul contratto governo Enac. Vero. Ma nessun contratto di programma è stato approvato con decreto ministeriale.” Hanno concluso.
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