“Come abbiamo potuto vedere nelle recenti giornate di pioggia su Firenze, la zona attorno a Viale Belfiore in particolar modo continua ad essere fuori controllo mentre il problema che pone dovrebbe essere risolto una volta per tutte. Ogni volta si allaga l’intera sede stradale provocando disagi alla circolazione, ai cittadini e arrecando danni agli edifici" Lo afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi . "Che l’intervento di luglio scorso, tanto annunciato dall’assessore Bonaccorsi, abbia portato risultati è un’emerita sciocchezza. Nessuno nega la necessità di interventi maggiori. Due anni fa il Comune dava la colpa all’intervento urbanistico per la realizzazione dell’albergo in Viale Belfiore durante il quale la ditta avrebbe spruzzato cemento nelle caditoie che poi sono risultate ostruite, quest’anno invece si era annunciato che con i lavori di luglio scorso mirati per eliminare il problema degli allagamenti si sarebbe risolto tutto. Siamo sempre al solito punto, cambiano ogni anno le giustificazioni e gli allagamenti puntualmente si ripropongono e i fiorentini ne sono pesantemente danneggiati. L’Amministrazione ha il dovere di essere trasparente: si risolvano i problemi, una volta per tutte, delle fognature. Scoprire oggi che l'intervento sbandierato a luglio non è servito significa aver sbagliato a fare i conti, l’Amministrazione è andata a tentoni. A questo punto non sarà risolutivo neanche il prossimo intervento? Ci riproviamo? Aprire e chiudere le strade sembra uno sport nazionale. Il problema che abbiamo vissuto anche oltre la zona di viale Belfiore è evidente, è di fronte a tutti e vogliamo capire adesso dal Comune come si intenda agire per non costringere i fiorentini a dover subire gli effetti di un inverno nuovamente sott'acqua ogni volta che piove. Temiamo che l'Amministrazione comunale tutta presa dall'organizzazione dei mondiali si sia scordata di provvedere a mettere in atto tutti gli interventi utili a prepararsi al meglio ad affrontare le piogge autunnali e invernali ad iniziare dalla stasatura delle caditoie, alla eliminazione dei problemi strutturali del sistema fognario, compresa la presenza di cemento nei tombini, e a intervenire sui sotto servizi per riparare eventuali danni creati dal tempo.”
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