"Il sottosegretario D'Angelis persevera nell'errore e se da un lato dice che non ha senso un toto-porti, dall'altro pretende di scegliere, secondo parametri molto discutibili, dove debba essere smaltita e rottamata la nave Costa Concordia. Come lui stesso ammette Piombino non è al momento in grado di ospitare il relitto. Queste gravi carenze strutturali impongono adeguamenti ed ampliamenti infrastrutturali valutabili in circa tre anni di lavori, oltre ad una spesa di 300 milioni di euro. Invece il sito di Palermo, che ha i requisiti tecnico-strutturali-professionali idonei per ricevere a Concordia". Lo dice in una nota il sottosegretario allo sviluppo economico Simona Vicari. "Viene quindi da chiedersi - prosegue la nota di Vicari - secondo quali parametri D'Angelis consideri Piombino l'unico porto idoneo. Ed anche per quando riguarda la distanza vorrei ricordare che il trasferimento del relitto avverrà attraverso la nave sommergibile Vanguard, che caricherà e trasporterà in tutta sicurezza, sia per i cittadini e sia per l'ambiente la Costa Concordia. Alla luce di tutto ciò è ovvio che Palermo non solo comporta un notevole risparmio di denaro pubblico, ma anche tempi immediati per liberare l'isola del Giglio dal relitto. Perciò basta polemiche e davvero smettiamola con il toto porti, ma discutiamo in base a quelle che sono le reali potenzialità delle realtà portuali italiane".
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