Il caso del Mostro di Firenze continua a surriscaldare ulteriormente questa torrida estate. Dopo la notizia di un nuovo indagato, l'ex legionario 87enne Giampiero Vigilanti, oggi La Nazione in edicola pubblica la notizia di nuovi importanti sviluppi sugli omicidi delle coppiette. Secondo il quotidiano fiorentino, gli esami di estrazione e comparazione del Dna, esame che all'epoca non poteva essere effettuato, si starebbero svolgendo su un "reperto che oggi risulta importantissimo". E più precisamente, un "fazzolettino di carta intriso di sangue con un capello" trovato nei pressi degli Scopeti, qualche giorno dopo l’omicidio. Ai tempi del ritrovamento, un cane, un cocker, era arrivato a pochi passi dal luogo del delitto, riportando al padrone anche fazzolettino, capelli e dei guanti da chirurgo.
Dalla relazione medico legale dell'epoca, risultava, scrive La Nazione, che il "materiale era sangue umano di gruppo B e il frammento pilifero era un capello umano". Il medico aveva anche "escluso che il sangue appartenesse alle vittime francesi" perché avevano gruppi sanguigni diversi. Non era nemmeno il sangue di Pacciani, che aveva gruppo 0. Con tutta probabilità poteva quindi essere il sangue di un'altra persona presente sul luogo del delitto, magari rimasta lievemente ferita durante gli omicidi. Risposte che arriveranno dai Ris di Roma, chiamati a far luce su uno dei casi più misteriosi della cronaca italiana.
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