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Organizzato da Confartigianato

Sindrome da deficit di attenzione: se ne parla domani a Firenze

Oltre 2 milioni gli adulti colpiti dal disturbo in Italia
Immagine articolo - Il sito d'Italia

È uno dei più comuni disturbi neurocomportamentali eppure, molto spesso, non viene riconosciuto e, quando diagnosticato, non curato bene.

Si tratta dell’ADHD, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, più noto quando riguarda i bambini sebbene colpisca il 3-4% della popolazione adulta: almeno 2 milioni di adulti in Italia.

 

Proprio di ADHD si parlerà domani, mercoledì 30 marzo, a Firenze, nella sede di Confartigianato (Via Empoli, 27/29, ore 18:00), in un incontro organizzato da Donne Impresa e Giovani Imprenditori, i movimenti dell’imprenditoria femminile e giovanile dell’associazione, in collaborazione con il Quartiere 4 di Firenze, cui parteciperanno: il professor Stefano Pallanti, docente di Psichiatria all'Università degli Studi di Firenze, Luana Salerno, Coordinatrice del Programma Cura ADHDn dell’Istituto di Neuroscienze, Barbara Pini, vicepresidente dell’Associazione Italiana famiglie ADHD, Elisa Bozzi, presidente dell’associazione Asino a chi? e Gabriele Martelli, ADHD adulto e autore del volume Tu hai l’ADHD?, introdotti dal presidente di Confartigianato Alessandro Vittorio Sorani e dal presidente del Quartiere 4 di Firenze, Mirko Dormentoni.

 

Al centro della serata, sintomatologia (difficoltà nel prestare e mantenere l'attenzione, nel seguire le istruzioni, a portare a termine i compiti, ad organizzare in modo adeguato la propria esistenza, scarso rendimento scolastico, propensione ad evitare impegni che richiedono uno sforzo mentale protratto), diagnosi e terapia.

 

“Una persona con Adhd ha grosse capacità, ma è come frenata dal proprio disturbo. Esserne consapevoli aiuta a trasformare il disturbo in uno strumento utile, per esempio ad indirizzarsi verso gli ambiti lavorativi più idonei - dichiara Martelli - È inoltre importantissimo individuare il disturbo già nel corso dell’infanzia, così da indirizzare il bambino verso percorsi costruttivi che lo aiutino ad individuare un proprio equilibrio e a stimarsi, evitando dipendenze (alcool, droghe, gioco ecc) spesso molto frequenti”.

 

L’incontro è a ingresso libero.

 

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