È stato pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri il testo sottoscritto sabato scorso fra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il Sindaco Dario Nardella del Patto per la Città Metropolitana di Firenze contenente gli interventi per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della città di Firenze e dell'area metropolitana.
Di seguito i dettagli del “Patto per Firenze”:
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Città Metropolitana di Firenze
PATTO PER LA CITTA’ METROPOLITANA DI FIRENZE
Interventi per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della Città di Firenze e dell’area metropolitana
PREMESSO CHE
• La Città di Firenze è nota nel mondo per il suo patrimonio artistico e culturale e rappresenta oggi un modello di Rinascimento digitale inteso a valorizzare il proprio passato nel segno dell’innovazione tecnologica ed infrastrutturale;
• un progetto di valorizzazione della Città di Firenze e della sua area metropolitana, che consenta di sfruttarne con tempestività ed efficacia le opportunità che si stanno generando sullo scenario nazionale e internazionale, richiede il coinvolgimento di tutte le istituzioni a livello locale, regionale e nazionale;
• la risposta del Governo all’impegno della Città rappresenta il riconoscimento della rilevanza strategica di Firenze ed il rafforzamento dell’azione di sostegno agli elementi di eccellenza del Paese. Questo impegno si traduce in investimenti che stimolano l’attrattività della città, promuovono la mobilità sostenibile, concorrono a risolvere particolari tematiche cittadine anche mediante la concessione di beni demaniali o di altra natura, creano opportunità nuove di carattere imprenditoriale o per il “Terzo settore”;
• l’attrattività della Città di Firenze dipende anche dal potenziamento dell’infrastruttura areoportuale, da un rinnovato e più pervasivo sistema di trasporti pubblici per meglio connettere la città con la sua area metropolitana, dalla creazione di nuove aree verdi e spazi pubblici, sviluppando altresì le opportunità urbanistiche offerte dalla riqualificazione di spazi dismessi o sottoutilizzati, ma anche dall’efficientamento del sistema di gestione e smaltimento dei rifiuti urbani;
• l’impegno della Città Metropolitana di Firenze deve caratterizzarsi per l’attenzione ai temi della sicurezza del territorio sia di tipo strutturale, quale la mitigazione del rischio di dissesto idrogeologico, sia di rinnovato presidio del territorio, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini ed una alta qualità della vita, compreso il tema dell’accoglienza di giovani ed anziani che richiede soluzioni strutturate che prescindano dall’emergenza;
• la Legge n. 56 del 7 aprile 2014 «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni», all’articolo 1, comma 2, definisce le Città Metropolitane quali “enti territoriali di area vasta” con le seguenti finalità istituzionali generali: “cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della città metropolitana; cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee”;
• il PON Città Metropolitane 2014-2020, approvato dalla Commissione Europea con Decisione 4998 del 14 luglio 2015, costituisce uno degli strumenti attuativi dell’Agenda urbana nazionale, fornendo un’interpretazione territoriale dell’Accordo di Partenariato 2014-2020 e individua il Sindaco del Comune capoluogo della Città Metropolitana come Autorità urbana e Organismo intermedio, attribuendogli ampia autonomia nella definizione dei fabbisogni e nella conseguente individuazione degli interventi da realizzare;
• pertanto, Firenze, Città capoluogo, è individuata quale Autorità Urbana nell’ambito del PON Città Metropolitane, ai sensi dell’art. 7 del Regolamento UE 1301/2013, in analogia con gli interventi previsti nell’Agenda Urbana che prevede azioni in ambito metropolitano e con le linee strategiche di costruzione del predetto Programma Operativo Nazionale;
• il Sindaco della città capoluogo di Firenze, in coerenza con il Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane e con i programmi previsti nell’Agenda Urbana per il territorio metropolitano, viene individuato nel presente Patto come “Autorità Urbana”;
• con Legge n. 208 del 28 dicembre 2015 è stato istituito per l'anno 2016 il Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, finalizzato in particolare alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate, l'accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana, la mobilità sostenibile, lo sviluppo di pratiche per l'inclusione sociale e per la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano;
• la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Città Metropolitana di Firenze condividono la volontà di attuare una strategia di azioni sinergiche e integrate, miranti alla realizzazione degli interventi necessari per la creazione di opportunità per Firenze, la messa in sicurezza e l’infrastrutturazione del territorio, e ogni azione funzionale alla cura della persona e della Città e del territorio metropolitano;
• nell’ambito di tale strategia di collaborazione interistituzionale si colloca, quale punto altamente qualificante, il Protocollo di Intesa, sottoscritto in data 13 gennaio 2011 tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e il Comune di Firenze, che prevede azioni per la migliore fruizione del patrimonio culturale della città, destinando una quota parte degli introiti della bigliettazione del Polo museale fiorentino a tale scopo;
• in data 25 novembre 2015, è stato sottoscritto l’Accordo di Programma, tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Citta Metropolitana di Firenze e la Regione Toscana, per l’utilizzo delle risorse destinate al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico, ai sensi del DPCM 15 settembre 2015, comprendenti anche l’adeguamento idraulico dell’alveo del torrente Mugnone, nonché per la realizzazione della cassa di espansione del torrente Mensola;
• in data 22 settembre 2016 è stata sottoscritta la convenzione tra l’Agenzia del Demanio e il Comune di Firenze per l’assistenza nel concorso di idee inerente la trasformazione e il recupero della Caserma dei Lupi di Toscana;
• l’articolo 2, comma 203, della Legge 23 dicembre 1996, n. 662, prevede che gli interventi che coinvolgono una molteplicità di soggetti pubblici e privati ed implicano decisioni istituzionali e risorse finanziarie a carico delle amministrazioni statali, regionali e degli enti locali possono essere regolati sulla base di accordi, compreso il presente Patto;
• il Patto per la Città Metropolitana di Firenze, sulla base del citato articolo 2, comma 203, è da intendersi come l'accordo tra amministrazione centrale e la Città attraverso cui le Parti si impegnano a collaborare sulla base di una ricognizione programmatica delle risorse finanziarie disponibili, dei soggetti interessati e delle procedure amministrative occorrenti, per la realizzazione degli obiettivi d'interesse comune o funzionalmente collegati;
• l’articolo 1, comma 703 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), ha definito le nuove procedure di programmazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020;
• la Commissione Europea ha adottato, in data 29 ottobre 2014, l’Accordo di Partenariato con l’Italia per l'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei per la crescita e l’occupazione nel periodo 2014-2020;
• con DPCM 25 febbraio 2016 è stata istituita la Cabina di Regia, di cui all’articolo 1, comma 703, lettera c), della legge 23 dicembre 2014, n. 190, che, per la programmazione del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, costituisce la sede di confronto tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nonché le Città metropolitane e assicura il raccordo politico, strategico e funzionale per facilitare un’efficace integrazione tra gli investimenti promossi, imprimere l’accelerazione e garantirne una più stretta correlazione con le politiche governative per la coesione territoriale;
• l’articolo 10, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, recante “Misure urgenti per il potenziamento delle politiche di coesione”, che, nell’ambito di specifiche disposizioni per il rafforzamento delle azioni di programmazione, coordinamento, sorveglianza e sostegno della politica di coesione, ha ripartito le funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia per la coesione territoriale;
• il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui all’articolo 10, comma 2, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, cura il raccordo con le amministrazioni statali e regionali competenti, anche ai fini dell’adozione degli atti di indirizzo e di programmazione relativi all’impiego dei Fondi strutturali dell’Unione europea nonché del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione;
• l’Agenzia per la coesione territoriale, di cui all’art. 10, comma 1, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, al fine di assicurare il rafforzamento dell’azione di programmazione, coordinamento, sorveglianza e sostegno della politica di coesione, tra l’altro:
o opera, in raccordo con le amministrazioni competenti, il monitoraggio sistematico e continuo dei programmi operativi e degli interventi della politica di coesione;
o può assumere le funzioni dirette di Autorità di Gestione;
o vigila, nel rispetto delle competenze delle singole amministrazioni pubbliche, sull’attuazione dei programmi;
o dà esecuzione alle determinazioni adottate ai sensi degli articoli 3 e 6 del D. Lgs. n. 88/2011.
• che, in relazione alle quote dei PON 2014-2020 e di altre fonti nazionali richieste dalla Città Metropolitana di Firenze per il cofinanziamento di interventi nell’ambito del presente Patto, si rimanda per la definizione delle stesse a successivi incontri bilaterali tra la Città Metropolitana di Firenze e le amministrazioni competenti.
TENUTO CONTO CHE
• la Città Metropolitana di Firenze ha individuato le linee di sviluppo strategiche ed i principali
ambiti di intervento coerenti con le aree tematiche individuate per la programmazione del
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e finalizzati ad una mobilità sostenibile, l’ottimizzazione
dell’offerta culturale della Città, l’attrazione di investimenti pubblici, la valorizzazione del
patrimonio pubblico e la realizzazione di interventi finalizzati alla sicurezza del territorio;
• la Città Metropolitana di Firenze opera in un quadro unitario di programmazione degli interventi
di sviluppo e coesione, ricorrendo all’uso integrato delle risorse connesse ai Fondi Strutturali di
Investimento Europei 2014-2020, alle risorse nazionali trasferite ed alle risorse proprie;
• il Comune di Firenze e la Città Metropolitana di Firenze hanno presentato due progetti,
rispettivamente del valore di 17.887.041,27 euro e 39.991.440,02 euro, per complessivi
57.878.481,29 euro, con relativa richiesta di finanziamento a valere sul “Fondo per l’attuazione
del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle
periferie” di cui all’articolo 1, comma 978 della legge 28 dicembre 2015, n. 208”;
• le principali Linee di Sviluppo e relative aree di intervento, concordate tra la Presidenza del
Consiglio dei Ministri e la Città Metropolitana di Firenze, sono le seguenti:
1. INFRASTRUTTURE
La città metropolitana necessita del completamento del sistema tramviario in area urbana e
metropolitana, nonché l’ampliamento della rete del sistema di piste ciclabili, la manutenzione
dei percorsi urbani dedicati alla mobilità lenta, lo sviluppo dei sistemi di infomobilità, la
realizzazione di fermate ferroviarie in area urbana per l’attuazione di un servizio ferroviario
metropolitano, la riqualificazione di stazioni esistenti quali Campo di Marte, nonché la
riqualificazione e ampliamento dell’aeroporto.
Le azioni considerate strategiche per questo asse di intervento mirano a realizzare una corretta
accessibilità alla città e garantire spostamenti efficienti dei cittadini e dei city-users, migliorando
la qualità dell’aria e promuovendo l’utilizzo del trasporto pubblico locale, attraverso un
miglioramento ed un ampliamento delle infrastrutture disponibili. Le opere considerate
strategiche sono le seguenti:
1.1. Sistema tramviario
Il sistema tramviario è ad oggi costituito dalla linea 1 in esercizio e dalle linee 2 e 3 in corso di
realizzazione. Il completamento del sistema richiede da un lato la definizione del passaggio
dell’infrastruttura nel centro storico – per il quale si prevede la realizzazione di un sottoattraversamento
– dall’altro l’estensione del sistema nel settore sud-ovest della città ed il
raggiungimento dei comuni contermini a più alta densità di popolazione (oltre a Scandicci
anche Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Bagno a Ripoli). I nuovi interventi sono già in parte
finanziati dal Decreto Sblocca Italia e attraverso un Accordo di Programma con la Regione
Toscana per l’utilizzo di risorse comunitarie.
Il costo complessivo degli interventi relativi al sistema tramviario ammonta a 1.397 milioni di
euro, così ripartiti:
ü Linea 4, Leopolda-Piagge: 166 milioni di euro
ü Linea 2, tratta Aeroporto-Polo Scientifico Sesto Fiorentino: 161 milioni di euro
ü Linea 4, Piagge-Campi Bisenzio: 260 milioni di euro
ü Linea 3.2, Libertà-Coverciano; Libertà-Bagno a Ripoli: 370,2 milioni di euro
ü Linea 1, Villa Costanza-Casellina (Scandicci): 40 milioni di euro
ü Sotto-attraversamento centro storico: 400 milioni di euro.
1.2. Nodo Ferroviario
L’intervento consiste nella realizzazione di un servizio ferroviario metropolitano in grado di
assorbire una quota rilevante della mobilità di area vasta nel quadrante Firenze-Pistoia-Prato-
Arezzo-Pisa, che ha come baricentro la città di Firenze, destinazione ogni giorno di circa
200.000 cittadini non residenti. Oltre all’incremento della frequenza dei treni, risulta strategico
aumentare l’accessibilità del sistema alle varie aree urbane della città di Firenze, realizzando
una serie di fermate, distribuite lungo le principali direttrici del nodo ferroviario, oltre ad una
fermata a servizio dell’aeroporto (San Salvi, Guidoni, Cure, Circondaria). In questo ambito
rientra anche la riqualificazione della stazione di Campo di Marte al fine di renderla
accessibile da entrambi i lati.
1.3. Viabilità
Gli interventi prioritari riguardano il completamento del primo stralcio della Strada Regionale
429, un’opera che collega Empoli con Castelfiorentino e Certaldo, e la realizzazione del
Ponte “Città delle due rive” di collegamento tra la strada statale e la provinciale, opera
finalizzata a migliorare l’accessibilità ad una parte del territorio Empolese e della Val D’Elsa.
1.4. Aeroporto
Per promuovere l’accessibilità internazionale della città di Firenze e della Regione Toscana,
in modo particolare per lo sviluppo delle attività economiche, è indispensabile un intervento di
riqualificazione e ampliamento dell’aeroporto, sfruttando la sinergia con l’aeroporto di Pisa. Il
masterplan elaborato da ENAC (Ente per l’Aviazione Civile) prevede la realizzazione di una
nuova pista di volo di 2.400 metri e la riorganizzazione dei servizi aeroportuali. Il costo
complessivo dell’intervento di riqualificazione dell’aeroporto ammonta a 300 milioni di euro.
1.5. Infomobilità
Il ricorso a sistemi di trasporto intelligente permette di migliorare le prestazioni del sistema di
mobilità esistente. In questo settore sono in corso numerosi interventi per il controllo
telematico e la gestione del traffico privato e pubblico nonché per la comunicazione
all’utenza.
1.6. Ciclabilità e mobilità lenta
Le dimensioni e le caratteristiche della città di Firenze permettono spostamenti, in particolar
modo quelli casa-lavoro, di una parte consistente dei cittadini attraverso un sistema di
mobilità lenta che prevede la realizzazione di piste ciclabili. In questo ambito è prevista la
realizzazione di piste ciclabili, percorsi e passerelle ciclopedonali lungo il fiume Arno nell’area
metropolitana e di una “superstrada ciclabile” Firenze-Prato, nonché la manutenzione dei
marciapiedi, la toponomastica e gli steli di orientamento di “Firenze walking city”.
Il costo complessivo dell’intervento ammonta a circa 60 milioni di euro, di cui 16 milioni di
euro sul “Programma Periferie” – Legge 28 dicembre 2015, n. 208, articolo 1, comma 978.
2. TURISMO E CULTURA
Nell’ambito dell’area tematica Cultura e Turismo, tra le eccellenze della città di Firenze sono
compresi la Galleria degli Uffizi ed il Teatro dell’Opera ed entrambi necessitano di interventi per
il completamento degli spazi al fine di garantirne una migliore valorizzazione e fruizione. La
diversificazione dell’offerta museale rappresenta un’importante opportunità per la città di
Firenze, attraverso l’ampliamento anche di musei che consentono di rivivere le emozioni ed i
ricordi legati alla storia presente e recente quale il Museo del Calcio. Le azioni considerate
strategiche in questo ambito sono le seguenti:
2.1 Teatro dell’Opera – Completamento Auditorium
Da gennaio 2016, il Teatro dell’Opera di Firenze è sede stabile della Fondazione Maggio
Musicale. Per il completamento del progetto e per garantire la piena funzionalità del
complesso non solo per eventi musicali, è necessario realizzare l’auditorium, le sale prova
coro e regia.
2.2 Galleria degli Uffizi e percorso Palazzo Vecchio Corridoio Vasariano
Il progetto per l’ampliamento della Galleria degli Uffizi prevede il restauro dell’ala Levante e
delle facciate esterne ma anche l’apertura senza limitazioni al pubblico del Corridoio
Vasariano. Si realizza così il “Percorso del Principe” con il collegamento dei tre edifici simbolo
del potere mediceo: Palazzo Pitti, Galleria degli Uffizi e Palazzo Vecchio, attraverso quella
galleria aerea che permetteva ai granduchi di attraversare la città.
2.3 Museo del Calcio
Il Museo del Calcio fondato nell’anno 2000 è ubicato a Coverciano; nasce dall’idea di
raccontare la storia della Nazionale Italiana e della Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC),
ma anche nella convinzione che il calcio e lo sport recitino un ruolo chiave nello sviluppo della
società e dell’individuo. Per lo sviluppo del museo è necessario individuare uno spazio più
ampio e maggiormente accessibile dove ricollocarlo.
2.4 Valorizzazione offerta culturale – Accordo MIBACT/Comune Firenze
In data 13 gennaio 2011 è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra il Ministero dei beni e
delle attività culturali e del turismo (MIBACT) ed il Comune di Firenze per la valorizzazione
dell’offerta culturale della Città di Firenze, destinando al Comune di Firenze una percentuale
degli introiti dei Musei dell’allora “Polo Museale Fiorentino”. Detti introiti sono destinati a
progetti per la gestione, valorizzazione e implementazione di spazi culturali. La validità del
Protocollo d’Intesa è confermata dagli obiettivi raggiunti in questi anni con i progetti finanziati
e dagli effetti che ne sono derivati. L’intervento intende quindi mantenere i termini del citato
Protocollo senza la necessità di stipulare annualmente accordi attuativi, prevedendo
comunque l’obbligo per il Comune di Firenze di comunicare al MIBACT i progetti finanziati
con i proventi degli introiti dei Musei.
3. SVILUPPO ECONOMICO E PRODUTTIVO
3.1 Complesso Santa Maria Novella
A seguito del trasferimento della Scuola dei Marescialli di Firenze alla nuova sede di Castello,
avvenuto in data 24 settembre 2016, è rientrato nella disponibilità dell’amministrazione
comunale il Complesso di Santa Maria Novella, con una superficie superiore a 20.000 mq. La
parte monumentale del complesso – il Chiostro Grande ed il Refettorio, per una superfice di
oltre 4.000 mq – andrà a costituire il Grande Museo di Santa Maria Novella, raddoppiando la
superfice museale esistente. Per la restante parte di circa 16.000 mq, il Governo e la Città
Metropolitana si impegnano a condividere un progetto per la valorizzazione del complesso.
3.2 Fortezza da Basso
Per il rilancio internazionale della Fortezza da Basso (di proprietà della Regione Toscana,
Comune di Firenze e Città Metropolitana di Firenze), quale spazio per esposizioni e
convegnistica, è stato elaborato un progetto complessivo che prevede il recupero della parte
monumentale, la rifunzionalizzazione di alcuni padiglioni e la realizzazione di nuovi. La
realizzazione dell’intervento è stata oggetto di un Accordo sottoscritto tra Regione Toscana,
Città Metropolitana, Comune di Firenze e Camera di Commercio, con un primo finanziamento
delle opere e la necessità di reperire ulteriori risorse. Complessivamente, gli interventi per il
rilancio della Fortezza da Basso ammontano a 140 milioni di euro.
4. AMBIENTE E SMART CITY
In questo asse di intervento sono comprese le opere di prevenzione per la mitigazione del
rischio di dissesto idrogeologico finalizzate a risolvere alla radice i problemi del rischio di
esondazione dei torrenti del territorio fiorentino, a tutela dei cittadini e delle aree della città
periodicamente interessate da questi fenomeni. Parte degli interventi è già inserita nel Piano
Nazionale contro il Dissesto Idrogeologico. Il completamento del Piano prevede ulteriori opere
per la messa in sicurezza idraulica della città di Firenze.
In questa area tematica si prevede anche di confermare la necessità di una celere
realizzazione del termovalorizzatore e di interventi che mirano all’efficientamento energetico ed
alla riduzione dei consumi.
Sono inoltre previsti interventi destinati alle aree verdi e al miglioramento dell’illuminazione
pubblica.
Le opere prioritarie individuate per questo asse di intervento sono le seguenti:
4.1 Adeguamento idraulico dell’alveo del torrente Mugnone e realizzazione cassa di
espansione Mensola
I due interventi previsti nell’Accordo di Programma sottoscritto a novembre 2015 tra
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del
mare, Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze, finanziati con DPCM 15 settembre
2015, sono in fase di realizzazione.
4.2 Completamento messa in sicurezza idraulica della città: Greve, Ema, Argingrosso
Al fine di completare la messa in sicurezza della città di Firenze, oltre agli interventi sull’asta
principale del fiume Arno, sono necessari interventi già previsti negli strumenti di
pianificazione territoriale quali la realizzazione delle casse di espansione dei torrenti Greve ed
Ema, nonché gli interventi di adeguamento dell’area Argingrosso.
4.3 Adozione di tecnologie per migliorare i servizi urbani della smart city
Si prevede di sviluppare i servizi urbani della smart city tramite la condivisione dei dati delle
società erogatrici di pubblici servizi, la strutturazione di un sistema di parcheggi di superficie e
indoor con unico sistema semplice di prenotazione e pagamento della sosta, la
razionalizzazione e l’implementazione dell’infrastruttura WiFi, sviluppare il tema della cyber
security e della sicurezza degli oggetti smart.
4.4 Realizzazione termovalorizzatore
Realizzare un termovalorizzatore di terza generazione, quale anello finale di un processo di
gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti urbani basato sulla raccolta differenziata ed il
riciclaggio di materiale, riducendo a zero il ricorso alla messa in discarica.
4.5 Aree verdi e arredo urbano
Sono previsti interventi destinati al patrimonio arboreo, alla riqualificazione delle aree verdi
pubbliche, all’arredo urbano e le aree ludiche in diversi quartieri della città di Firenze, con
l’obiettivo di mantenere lo stato di conservazione delle strutture, degli arredi e attrezzature e
migliorare la fruibilità del verde pubblico. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 14,6
milioni di euro, di cui 7,9 milioni di euro sul “Programma Periferie” – Legge 28 dicembre 2015,
n. 208, articolo 1, comma 978.
4.6 Illuminazione pubblica sostenibile; realizzazione e potenziamento impianti
Tramite la sostituzione puntuale dei corpi illuminanti esistenti con apparecchi di nuova
tecnologia a LED dotati di sistema di regolazione del flusso luminoso si prevede di ridurre di
oltre il 50% i consumi di energia elettrica della pubblica illuminazione.
Sono previsti interventi di potenziamento degli impianti di illuminazione esistenti e la
realizzazione di nuovi impianti per l’area metropolitana e per la città di Firenze.
Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 8 milioni di euro, di cui 1 milione di euro sul
“Programma Periferie” – Legge 28 dicembre 2015, n. 208, articolo 1, comma 978.
5. SICUREZZA E POLITICHE SOCIALI
In questo ambito sono compresi interventi finalizzati a garantire la sicurezza ed il controllo del
territorio, l’attivazione di nuovi servizi per le aree degradate, il miglioramento delle condizioni
abitative delle fasce più deboli, la riqualificazione del patrimonio pubblico destinato
all’accoglienza. Gli interventi previsti sono i seguenti:
5.1 Sostegno all’attivazione di nuovi servizi in aree degradate
Il progetto prevede il potenziamento dei servizi e degli interventi di accompagnamento ed
inserimento lavorativo di soggetti e nuclei familiari in condizione di svantaggio socio
economico, attraverso la realizzazione di una nuova piattaforma operativa caratterizzata dal
consolidamento di percorsi multidimensionali per l’inclusione attiva. Tale progetto, dunque,
rappresenterebbe per la Città di Firenze la sintesi compiuta di un percorso professionale,
pluriennale, nell’ambito dei servizi di inclusione attiva e di accompagnamento sociolavorativo,
tendente a strutturare, rafforzare e coordinare in particolare gli interventi e le azioni
di promozione e di sostegno sociale, di contrasto al degrado ed all’emarginazione sociale,
attraverso un approccio multidimensionale centrato sul modello di “empowerment” di
comunità.
5.2 Implementazione controllo del territorio
A fronte di una sempre maggiore necessità di controllo del territorio e dei nuovi compiti
assunti dalla Polizia Locale, la Città di Firenze ha individuato la necessità di potenziare le
forze dell’ordine. Tale problematica è condivisa anche dal Governo che sta definendo delle
soluzioni che prevedano anche un maggiore coordinamento delle diverse forze addette alla
sicurezza e un potenziamento dell’operazione “Strade Sicure” come misura immediata.
5.3 Interventi di videosorveglianza
In questo ambito sono previsti interventi per la videosorveglianza cittadina, in particolare, il
completamento di un sistema integrato di video sorveglianza nella Città di Firenze,
estendendolo anche a tutte le zone sensibili delle periferie al fine di integrare le azioni di
carattere strutturale e sociale e di controllo del territorio da parte della Polizia, utilizzando le
tecnologie che possano prevedere anche interventi di sicurezza attiva. Il costo complessivo
dell’intervento ammonta a circa 5,3 milioni di euro, di cui 0,9 milioni di euro sul “Programma
Periferie” – Legge 28 dicembre 2015, n. 208, articolo 1, comma 978.
5.4 Azioni integrate di contrasto alla povertà abitativa
La finalità che s’intende perseguire è quella di rafforzare un modello organizzativo di
“accoglienza volano” temporanea, già attivo sul territorio del Comune di Firenze, che
attualmente rende disponibili, riguardo l’area adulti, anziani e famiglia, oltre 800 posti letto
complessivi. L’intervento intende potenziare e valorizzare il sistema esistente con l’obiettivo di
raggiungere n. 140 “appartamenti volano” per oltre 400 posti.
Realizzazione di una “seconda soglia” di accoglienza, a bassa intensità assistenziale e di
durata definita, consentendo di rispondere in modo più coerente ai bisogni emergenti dei
cittadini consolidando e potenziando l’attuale sistema dei progetti integrati di accoglienza con
gli altri strumenti di contrasto alla povertà abitativa (servizi per l’inclusione sociale).
5.5 Realizzazione e recupero di alloggi
L’obiettivo dell’intervento è di garantire una migliore vivibilità degli alloggi di edilizia
residenziale popolare (ERP), anche attraverso il miglioramento delle prestazioni energetiche
degli edifici, anche attraverso l’utilizzo del district heating. La Città di Firenze si è posta altresì
l’obiettivo di giungere alla eliminazione della lista di attesa delle famiglie per un alloggio di
edilizia residenziale popolare. L’intervento prevede anche opere di demolizione e
ricostruzione con ampliamento, nonché una immediata riqualificazione e messa a norma degli
alloggi liberati. Le opere di riqualificazione di edilizia popolare residenziale ammontano
complessivamente a 26,5 milioni di euro, di cui 7,5 milioni di euro sul “Programma Periferie” –
Legge 28 dicembre 2015, n. 208, articolo 1, comma 978.
5.6 Riqualificazione patrimonio per realizzazione accoglienza anziani e spazi per giovani
coppie
L’intervento è finalizzato alla realizzazione di alloggi dotati di servizi adeguati da destinare alle
categorie di anziani ancora autosufficienti, alle giovani coppie e alle famiglie che pur dotate di
reddito non riescono a locare o acquistare sul libero mercato una abitazione nella città di
Firenze, prevedendo una riqualificazione del patrimonio esistente.
6. EDILIZIA SCOLASTICA
In questo ambito sono previsti interventi di manutenzione straordinaria, ampliamento e
riqualificazione di edifici scolastici dell’area metropolitana; l’ampliamento del Polo Scientifico
Superiore di Empoli; la riqualificazione e rimozione dell’amianto nell’Istituto di Istruzione
Superiore, Biennio Leonardo da Vinci di Firenze. Complessivamente, gli interventi relativi
all’edilizia scolastica ammontano a 38,3 milioni di euro, di cui 23,4 milioni di euro sul
“Programma Periferie” – Legge 28 dicembre 2015, n. 208, articolo 1, comma 978.
7. SPORT
In questo ambito, l’intervento prioritario consiste nella definizione di una modalità che consenta
l’utilizzo degli impianti sportivi della nuova Scuola Marescialli di Castello anche alla Città di
Firenze. Il costo totale degli interventi necessari per rendere fruibili gli impianti sportivi della
Scuola Marescialli ammonta a 15 milioni di euro.
8. VALORIZZAZIONE BENI DEMANIALI
L’intervento consiste nel completare le procedure per il trasferimento dei beni demaniali e
successiva valorizzazione dei seguenti immobili:
8.1 Permuta aree e immobili area Campo di Marte (da Agenzia del Demanio)
Al fine di consentire ulteriori investimenti per la creazione di nuovi impianti sportivi nell’area di
Campo di Marte, il Comune di Firenze e il Demanio hanno definito un atto che consente di
eliminare l’anacronistica servitù di uso militare, risalente alla fine del XIX secolo, attraverso
una permuta di immobili per un valore totalmente compensato di circa 8.900.000 euro, che ha
riguardato nello specifico il Campo Padovani destinato ad ospitare il nuovo campo di rugby.
8.2 Modifica permuta Fortezza Facoltà di Agraria (da Agenzia del Demanio)
A completamento dell’attuazione del protocollo che ha disposto il passaggio nell’ambito del
patrimonio di Regione Toscana, Città Metropolitana e Comune di Firenze, del compendio
della Fortezza da Basso, in precedenza di proprietà dello Stato, è in corso di perfezionamento
una permuta immobiliare totalmente compensata del valore di circa 20 milioni di euro. Tale
permuta consente il mantenimento della Scuola di Agraria (già Facoltà di Agraria) all’interno
del Parco delle Cascine e, inoltre, consentirà allo Stato la realizzazione dell’autoparco per la
Polizia di Stato in località Rovezzano, nonché la collocazione della scuola nazionale cinofila
della Polizia di Stato sempre in località Rovezzano; permetterà la definitiva assegnazione
della Palazzina Grilli alle Cascine in concessione alla Polizia di Stato per il mantenimento del
presidio a cavallo del Parco.
8.3 Accordo di valorizzazione del Forte Belvedere (trasferimento del bene da MIBACT)
Nell’ambito del D. Lgs. 85/2010 relativo al Federalismo Demaniale Culturale, è previsto di
portare a compimento l’aggiornamento del programma di valorizzazione del Forte Belvedere
finalizzato all’implementazione della fruizione e al potenziamento dei servizi relativi al
complesso, prevedendo il definitivo trasferimento in proprietà del complesso al Comune di
Firenze.
8.4 Valorizzazione Palazzo Buontalenti.
Prevedere la valorizzazione del Palazzo Buontalenti, ex sede della Corte di Appello di
Firenze, tramite l’inserimento di funzioni qualificanti per la città.
◊ ◊ ◊
• In relazione al periodo di programmazione 2014-2020, si intendono assegnare risorse pari ad
un importo di 110,0 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per l’attuazione
degli interventi compresi nel presente Patto per la Città Metropolitana di Firenze, nell’ambito
del Fondo Sviluppo e Coesione destinato ad interventi nelle Regioni e nelle Città Metropolitane
del Centro-Nord;
• ai sensi del comma 703, dell’articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di
stabilità 2015), sarà presentata relativa proposta al Comitato Interministeriale per la
Programmazione Economica (CIPE) per l’assegnazione degli importi, a valere sulle risorse del
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione afferenti alla programmazione 2014-2020, destinati alla
realizzazione degli interventi compresi nel presente Patto.
RITENUTO
• opportuno procedere alla stipula di un Patto per la Città Metropolitana di Firenze, in ragione
della dimensione e complessità degli interventi per lo sviluppo socio-economico della Città, al
fine di dare un rapido avvio e garantire l’attuazione degli interventi considerati strategici,
nonché di facilitare l’attuazione della programmazione nazionale e comunitaria 2014-2020;
• che con la stipula del presente Patto per la Città Metropolitana di Firenze, le Parti intendono
fornire una risposta flessibile ed integrata alle diverse esigenze territoriali, promuovendo a tal
fine, un più efficace coordinamento tra i diversi strumenti di programmazione e di pianificazione
e tra le diverse fonti finanziarie disponibili, nonché tra i diversi soggetti istituzionali interessati;
tutto ciò premesso
Il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze, di seguito
le Parti, stipulano il seguente Patto:
Articolo 1
(Recepimento delle premesse)
1. Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente Patto e costituiscono i
presupposti su cui si fonda il consenso delle Parti.
Articolo 2
(Oggetto e finalità)
1. Con il presente Patto, le Parti si impegnano ad avviare e sostenere un percorso unitario di
intervento sul territorio della Città Metropolitana di Firenze, finalizzato al miglioramento
dell’accessibilità di Firenze, al potenziamento dei collegamenti della Città capoluogo con le
proprie aree interne e limitrofe; alla messa in sicurezza del territorio contro il rischio di
dissesto idrogeologico; alla creazione di opportunità di crescita della propria vocazione di città
culturale di rilievo internazionale; al recupero e valorizzazione del proprio patrimonio
immobiliare; alla sicurezza del territorio e contrasto all’illegalità.
2. A tale fine, le Parti, tenuto conto delle linee di sviluppo e delle aree di intervento, condivise tra
la Città Metropolitana di Firenze ed il Governo, hanno identificato gli interventi prioritari ed i
relativi obiettivi temporali, per la cui attuazione è ritenuta necessaria un’azione coordinata,
con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.
Articolo 3
(Risorse finanziarie)
1. Gli interventi saranno finanziati con risorse nazionali, comunali, dell’Unione Europea nonché
mediante il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.
2. Le Parti si impegnano a dare attuazione ai contenuti del Patto mediante la messa a sistema
delle risorse disponibili ordinarie ed aggiuntive, nazionali ed europee e ad attivare ed
utilizzare in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie e gli strumenti individuati nel presente
Patto, per la realizzazione delle diverse tipologie di intervento.
3. La Presidenza del Consiglio dei Ministri assicura l’assegnazione delle risorse finanziarie a
valere sul Fondo Sviluppo e Coesione, riferite al periodo di programmazione 2014-2020, da
parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), ai sensi del
comma 703 dell’art. 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), per un
importo complessivo pari a 110,0 milioni di euro. Con la medesima delibera verranno indicati i
criteri ed i meccanismi per il trasferimento delle risorse.
Nella tabella seguente sono indicati gli interventi dei primi due anni che, alla luce delle
correnti previsioni, avviano opere per un ammontare complessivo pari a circa 2.100
milioni di euro.
Tabella 1: Valore interventi 2016-2018 e risorse
Articolo 4
(Modalità attuative)
1. Gli interventi saranno finanziati con risorse nazionali, dell’Unione Europea nonché mediante il
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. A tal fine, le Parti si impegnano a dare attuazione ai
contenuti del Patto mediante la messa a sistema, delle risorse disponibili FSC 2007-2013 ed
FSC 2014-2020, dei Fondi strutturali dell’Unione europea e delle risorse di cofinanziamento
nazionale, delle risorse ordinarie nonché ricorrendo ad altri strumenti finanziari quali fondi
rotativi, project financing; ecc., tenendo conto, oltre di quanto previsto e programmato
nell’ambito del Programma Operativo 2014-2020 della Regione Toscana (POR), anche dei
Programmi Operativi nazionali (PON) rilevanti per gli ambiti di intervento oggetto del presente
Patto;
2. La Città Metropolitana di Firenze, per l’attuazione degli interventi inseriti nel presente Patto,
può avvalersi dei propri Enti e Società in house, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa
europea e nazionale in materia.
3. L’Agenzia per la coesione territoriale è responsabile del coordinamento e della vigilanza
sull’attuazione del Patto e svolge, altresì, l’azione di monitoraggio e valutazione degli obiettivi
raggiunti.
Articolo 5
(Referenti del Patto – Comitato di indirizzo e controllo per la gestione del Patto)
1. I referenti del presente Patto sono l’Autorità Politica per la Coesione e il Sindaco della Città
Metropolitana di Firenze.
2. L’Autorità Politica per la Coesione e il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze si
avvalgono di un Comitato di indirizzo e controllo per la gestione del Patto (di seguito
Comitato), senza oneri aggiuntivi, che risulta così costituito:
i. un rappresentante del Dipartimento per le Politiche di Coesione;
ii. un rappresentante del Dipartimento per la Programmazione e il coordinamento
della Politica Economica;
iii. un rappresentante dell’Agenzia per la Coesione Territoriale;
iv. un rappresentante designato dal Sindaco della Città Metropolitana di Firenze.
3. Le decisioni del Comitato sono adottate d’intesa tra i rappresentanti della Città e quelli delle
Amministrazioni centrali coinvolte. Nel caso di mancata intesa, il Comitato rimette la decisione
ai Referenti del Patto.
4. Il Comitato è presieduto dal rappresentante dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
5. Le Amministrazioni centrali e la Città Metropolitana di Firenze, coinvolte nella realizzazione
degli interventi, pongono l’attuazione del Patto tra gli obiettivi annuali dei dirigenti interessati e
ne danno informativa ai Referenti, trasmettendo le direttive annuali.
6. L’ Agenzia per la Coesione Territoriale e la Città Metropolitana di Firenze nella prima riunione
del Comitato indicano i Responsabili Unici dell’attuazione del Patto, i quali sovraintendono
all’attuazione degli interventi previsti e riferiscono al Comitato e ai Referenti del Patto.
Articolo 6
(Impegni delle Parti)
1. Le Parti si impegnano, nello svolgimento dell’attività di propria competenza, a dare attuazione
alle linee di azione descritte nel presente Patto. In particolare:
a) L’Autorità per la Politica di Coesione, avvalendosi delle competenti strutture, si impegna
ad assicurare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, anche con
il ricorso agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei
procedimenti di decisione e di controllo. Si impegna, inoltre, a promuovere ogni utile
iniziativa affinché le risorse finanziarie necessarie a sostenere l’attuazione di quanto
previsto dal presente Patto siano effettivamente disponibili, per un’efficace attuazione
degli interventi.
b) Il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze assicura il pieno conseguimento degli
obiettivi del presente Patto, inclusi quelli di spesa, subordinati alla effettiva disponibilità
delle risorse finanziarie nazionali.
2. Il Governo, in coordinamento con le Amministrazioni competenti in materia, si impegna a
promuovere la realizzazione delle fermate lungo le principali direttrici del nodo ferroviario a
servizio della città e dell’area metropolitana, compresa una fermata a servizio dell’aeroporto,
nonché alla riqualificazione della stazione di Campo di Marte.
3. Il Governo si impegna affinché le risorse destinate ai Musei dello Sport (Legge di Stabilità
2016) possano essere svincolate e rese disponibili anche per la realizzazione dell’intervento
relativo al Museo del Calcio.
4. Il Governo, in coordinamento con le Amministrazioni competenti, si impegna ad individuare
un percorso che possa completare e rendere fruibili da parte della Città di Firenze gli impianti
sportivi della nuova Scuola Marescialli di Castello.
5. Il Governo, in coordinamento con le Amministrazioni competenti, nell’ambito del “Piano
Nazionale 2015-2020 per la prevenzione strutturale contro il dissesto idrogeologico e per la
manutenzione ordinaria del territorio”, si impegna ad individuare le modalità di assegnazione
delle risorse necessarie per il completamento della messa in sicurezza idraulica della Città di
Firenze, per un importo fino a 40 milioni di euro.
6. Le Parti, con il supporto delle Amministrazioni competenti in materia, si impegnano ad
accelerare il trasferimento dei beni demaniali indicati nelle premesse, anche attraverso
appositi Accordi, al fine di una successiva valorizzazione degli stessi. In questo ambito, le
Parti si impegnano a verificare la possibilità di destinare il Palazzo Buontalenti per attività di
interesse comunitario.
Articolo 7
(Informazione e pubblicità)
1. Le informazioni riferite agli obiettivi, alla realizzazione ed ai risultati del presente Patto
saranno pubblicizzate sulla base un piano di comunicazione predisposto dall’Agenzia per la
Coesione Territoriale.
2. Al fine di garantire la massima trasparenza e la migliore comunicazione ai cittadini sullo stato
di avanzamento dei lavori, il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze si impegna a fornire
tutti i dati richiesti dal Comitato al fine di consentire la comunicazione di informazioni ai
cittadini attraverso sistemi “open-data”.
Articolo 8
(Disposizioni finali)
1. Eventuali modifiche al presente Patto sono concordate tra le Parti e formalizzate mediante
atto scritto.
Firenze, 5 novembre 2016
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Sindaco della Città Metropolitana di
Firenze
Di seguito il servizio video di Florence Multimedia
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