Ieri il collegio della prima sezione penale del tribunale di Firenze ha assolto, dalle accuse di incendio ed estorsione, per il rogo che la notte del 15 aprile 2008 distrusse la discoteca Meccanò alle Cascine a Firenze - il titolare della discoteca concorrente Central Park (situata difronte), Michele Tempestini, e il suo socio di fatto, Stefano Cavataio: perché il fatto non sussiste.
Uno degli esecutori materiali del rogo - un pratese di etnia sinti già condannato insieme a un altro nomade, sempre di Prato, nella stessa vicenda - ha ritrattato le sue dichiarazioni rese durante le indagini della polizia e in un incidente probatorio nelle quali aveva accusato Cavataio, e di riflesso Tempestini, di avergli ordinato di dare fuoco al Meccanò.
Nelle indagini era emerso che Tempestini acquisì il Meccanò a un'asta giudiziaria col sostegno di Cavataio e per arrivare a questo obiettivo ci sarebbero state intimidazioni, minacce e percosse a imprenditori concorrenti.
(nella foto: la demolizione del Meccanòavvenuta la scorsa estate)
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