"In questi giorni stiamo leggendo ed ascoltando tante affermazioni che minimizzano la persecuzione di massa avvenuta a danno degli italiani sul confine orientale.
Sarà mia cura racchiuderle in un esposto che depositerò in Procura: il negazionismo in Italia è reato dal 2016, da quando cioè il legislatore ha aggiunto, approvando la legge 115/2016, un comma (3-bis) alla legge 654/1975. Il reato, secondo il codice penale, non riguarda solo la Shoah ma anche i crimini di genocidio, i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra". Lo afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli.
"Oggi, dopo lo storico della Resistenza che ha guidato i ragazzi nel viaggio degli studenti nei luoghi delle Foibe, persino la vicepresidente della giunta regionale ha ribadito, mettendolo nero su bianco, che è 'scorretto parlare di pulizia etnica' - sottolinea Donzelli - dichiarazioni sostenute anche da esponenti di maggioranza in Regione. Davanti a episodi di pulizia etnica e crimini contro l’umanità chi ridimensiona i numeri, chi si attarda in comprensione e giustificazione dei carnefici, chi sposta su altri temi per ridimensionarne la gravità è umanamente e politicamente indecente e penalmente punibile per legge. Starà ai magistrati - conclude Donzelli - verificare se è stata utilizzata l’Istituzione Regione Toscana per compiere l’odioso reato di negazionismo”.
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