Firenze, tre evasi dal carcere di Sollicciano - Video

Notizia in aggiornamento - Tre detenuti del carcere di Sollicciano a Firenze sono evasi questa sera verso le 20. Sono tutti di nazionalità rumena e hanno scavalcato il muro di cinta del penitenziario calandosi con un lenzuolo. In precedenza, erano riusciti a scavare un buco nella cella che li ha poi condotti nel cortile in cui si svolge l'ora d'aria, e dove hanno trovato il muro di cinta che hanno saltato.

I tre erano stati arrestati nei primi giorni di febbraio e facevano parte di una banda organizzata di 25 persone e specializzata in furti e rapine. La fuga dei tre però sarebbe stata notata effettivamente soltanto trenta minuti dopo l'evasione dal personale della polizia penitenziaria. Sono subito scattate le ricerche e nell'operazione sono impegnati carabinieri, polizia e gli agenti della penitenziaria, con numerosi posti di blocco in tutta la città, ma i tre potrebbero essere fuggiti in auto con un complice che li attendeva. L'ultimo caso simile risaliva al gennaio 2015, quando a riuscire a fuggire fu un detenuto di nazionalità marocchina.

I NOMI DEGLI EVASI - I tre detenuti evasi sono Ciocat Danut Costel, Bordeiano Costel e Doncin Constantin Catalin. Erano stati arrestati per furto e ricettazione a Lucca. Avrebbero finito di scontare la pena nel 2018.

RICERCHE IN CORSO - Intanto nei pressi del penitenziario fiorentino, le forze dell'ordine stanno continuando a setacciare la zona con l'ausilio dei cani molecolari che stanno perlustrando la zona insieme al nucleo dei carabinieri e alla polizia penitenziaria.

SINDACATI POLIZIA PENITENZIARIA: "AVEVAMO DENUNCIATO CARENZE CARCERE" - Il muro di cinta "non è sorvegliato perché è stato chiuso in quanto - spiega Donato Capece del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria - pericolante, è venuto giù tutto il parapetto del muro e non è stato fatto niente per ristrutturarlo e metterlo in sicurezza". "Anche in gennaio - evidenzia - avevamo fatto una nota segnalando il pericolo che ci poteva essere. In quella zona anche la pattuglia automontata non ci può andare perché l'area è chiusa", afferma in una nota anche Giuseppe Proietti Consalvi, vice segretario generale dell'Osapp, Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria.

Aggiornamento delle ore 13.37 del 21 febbraio