“Mi è difficoltoso comprendere questa improvvisa alzata di scudi riguardo a quanto successo nella notte di Capodanno a Firenze. Chi grida allo scandalo per la moltitudine di ubriachi incoscienti raggomitolati sui marciapiedi o ancor più per il ‘fenomeno’ che ha usato piazza del Duomo come una latrina, o usa la notte del 31 per avere più risonanza mediatica o vive con le bende sugli occhi tutto l'anno”. Lo afferma il consigliere della Lista Galli Alberto Locchi.
“Si, perché le notti alcoliche contraddistinte da schiamazzi, mura di palazzi usati come latrine e diffusa maleducazione civica – continua Locchi – sono consuetudine durante tutto l'anno, ormai da tanti...anni. Firenze, abbrutita da personaggi evidentemente privi di valori interiori, è ostaggio del degrado più assoluto senza che vere azioni contro quest'ultimo siano state compiute. Dall'inizio del mio mandato ho cercato con azioni concrete (movida intelligente) e con proposte assai pratiche (assessore alla sicurezza, intensificazione dei controlli nelle zone calde, sanzionamenti senza sosta), di portare l'attenzione dell'Amministrazione comunale su di un tema così attuale e delicato, ma senza il successo che speravo”.
“Se si pensa – dice ancora il consigliere della Lista Galli – che ad una mia precisa interrogazione riguardo la quantità di multe verso chi non tenesse comportamenti civici consoni (ubriachezza, schiamazzi, sporcizia) nel primo semestre del 2011, la risposta fu di sole 2, ho ragione di ritenere che ancora tutto si deve fare su questo tema. Si mettano durante le notti del fine settimana 4 agenti sulle scalinate di Santa Croce o in Santa Maria Novella o Sant'Ambrogio o Santo Spirito, si identifichino tutti quelli che compiono gesti contrari al regolamento di Polizia Municipale (visto che esistono articoli precisi al riguardo) e si sanzionino senza tregua questi personaggi che col sano divertimento non hanno nulla a che spartire e vediamo cosa succede. Troppo facile multare sempre e comunque gli automobilisti sobri e pronti a collaborare ed anche a scusarsi, ogni volta che osano parcheggiare un po' fuori posto!”.
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