L'albergo non accetta il cane? Amici e parenti non possono tenerlo durante le vacanze? Da oggi ci si potrà affidare al 'Parco degli animali' del Comune di Firenze.
Grazie ad una delibera dell'assessore all'ambiente Alessia Bettini, approvata nella scorsa giunta, si prevede (per ora in forma sperimentale fino alla fine di settembre) l'introduzione di un servizio a tariffa, legata alle fasce Isee, per coloro che non possono tenere il cane nel periodo estivo ed hanno bisogno di una 'pensione' per il proprio animale. «L'idea - ha spiegato l'assessore Bettini - è naturalmente quella di prevenire il fenomeno, purtroppo ancora drammaticamente diffuso, degli abbandoni». Per ora, a tale scopo, verranno destinati appositi box individuati in una zona del Parco separata rispetto a quella destinata agli ospiti abituali per un totale di 15 cani (con possibilità di aumentare in caso di necessità).
Finora, secondo la normativa regionale, la struttura del Comune ha ospitato anche cani ceduti definitivamente o per periodi di tempo limitato da cittadini in difficoltà (di tipo sociale ed economico). Con la nuova delibera, appunto, c'è anche la possibilità per i padroni di poter affidare il proprio cane al Parco durante le ferie estive, pagando una tariffa, tutto compreso, legata alle fasce Isee: 5 euro (iva esclusa) per i redditi Isee fino a 5.500 euro, 8 euro per quelli fino a 18.500, 10 euro per quelli fino a 32.500 e 15 euro per i redditi superiori a 32.500 euro. È prevista una tariffa anche nei casi di animali ceduti per periodi di tempo limitato, e per cause di oggettiva e comprovata difficoltà (ad esempio ricoveri in ospedale), pari a 5 euro. Naturalmente le spese veterinarie necessarie al benessere degli animali saranno conteggiate separatamente. Per attivare il servizio è sufficiente telefonare direttamente al Parco degli Animali al numero 055/7352018.
Il Parco degli Animali è stato inaugurato il 17 giugno nel 2011 e contiene al suo interno il canile rifugio del Comune di Firenze. L'idea di fondo è stata proprio quella di creare un parco di 2,5 ettari aperto al pubblico che ospitasse al suo interno la funzione di canile. Attorno a questa intuizione sono nati e cresciuti numerosi progetti che hanno rivitalizzato quest'area che un tempo era utilizzata dal vicino vivaio comunale. La delibera ribadisce anche la possibilità di ospitare nella struttura, sempre con una tariffa di 5 euro, anche cani provenienti da altri soggetti di pubblico interesse. Questa opportunità è stata sancita sulla base di esperienze precedenti, come quella della collaborazione con la Lega Anti Vivisezione (Lav) che si è concretizzata, ad esempio, con l'arrivo a Firenze di alcuni animali dell'allevamento di Greenhill, uno dei principali allevamenti di cani beagle poi venduti in tutta Europa per la sperimentazione animale. Nei mesi scorsi la Lav è stata anche nominata custode giudiziario di circa 320 cani sequestrati in un canile romano.
«Il Parco degli Animali - ha aggiunto l'assessore Bettini - è stato individuato come una delle strutture d'eccellenza per ospitare alcuni di questi animali. Fino ad oggi l'indubbio successo della mission del canile rifugio, trovare una nuova famiglia agli animali ospiti della struttura, ha portato a far adottare 227 cani creando un forte interesse anche presso i comuni limitrofi non dotati di proprio strutture. Ciò ha portato alla stipula di convenzioni con i Comuni di Scandicci, Calenzano, Impruneta e Fiesole (presto si aggiungerà anche Lastra a Signa) che hanno complessivamente portato al Parco degli Animali 60 cani di cui 49 già dati in adozione. Questa efficacia, unità alla qualità del luogo, ha fatto sì che si rendessero disponibili alcuni box che l'Amministrazione ha valutato potessero essere utilizzati ampliando e diversificando le funzioni». In totale i posti disponibili sono 110 con la media di ospiti che si attesta su 45-50. E dall’inaugurazione i cani “transitati” nella struttura sono stati 319. «L'idea che ha portato all'adozione di questa nuova delibera - ha concluso - è quella di rafforzare l'attività della struttura, da un lato continuando a coinvolgere nuovi Comuni da convenzionare, dall'altro rivolgendosi sempre più ai cittadini offrendo nuovi servizi che vadano nella direzione di una sempre maggiore tutela degli animali d'affezione».
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